Dopo il viaggio “alle origini della nostra civiltà”, compiuto in Israele e territori palestinesi nel periodo natalizio, il Rotary Club Asti ha compiuto sabato 25 marzo una più breve ma non meno significativa trasferta: quella “alle origini del nostro Stato”, consistita nella visita al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, che ha sede a Palazzo Carignano, luogo simbolo dell’Unità d’Italia che proprio lì venne proclamata il 17 marzo 1861.
Accolti dal presidente del Museo, Mauro Caliendo, i rotariani astigiani, guidati dal presidente Luigi Florio, hanno ripercorso nelle sale dello splendido Palazzo, progettato da Guarino Guarini nel 1679, il periodo storico che va dalla fine del Settecento ai primi anni del Novecento, durante il quale si sono dapprima diffuse le idee liberali e democratiche all’origine dell’unificazione italiana, quindi si è via via costruito lo Stato unitario.
Particolarmente emozionanti la visione, sia pure dall’esterno, degli arredi che costituivano l’Ufficio del primo ministro Camillo Cavour, che ebbe nell’astigiano Isacco Artom uno dei suoi più stretti collaboratori, e la visita all’aula del Parlamento Subalpino, dove tra il 1848 e il 1861 lo Stato sabaudo diede vita a quella democrazia parlamentare che nel XIX secolo ha rappresentato un forte richiamo per tutte le altre popolazioni italiane, all’epoca sotto regimi assolutistici.
Al termine i rotariani astigiani si sono trasferiti nella vicina piazza San Carlo, dove nello storico palazzo seicentesco prospiciente quello in cui abitò Vittorio Alfieri, hanno visitato il Circolo del Whist, storico luogo di cultura, riflessioni e svago fondato proprio da Camillo Cavour nel 1841 e tuttora attivo.