La legge Severino, è in vigore da oltre dieci anni, tuttavia, finora non è stata applicata al mondo della scuola. Ad ottobre, le prime avvisaglie di un cambiamento sono emerse, ma solamente a gennaio, come abbiamo riportato, l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha emesso una nota in cui ha richiamato l’obbligo di rotazione dei dirigenti scolastici per prevenire la corruzione, come stabilito da una precedente indicazione del codice, confermata nel 2012.
Anche se gli istituti scolastici sono considerati a basso rischio di corruzione, come espresso in una delibera del 2017, l’Anac ha richiamato a una graduale rotazione dei dirigenti scolastici.
In questi mesi, i sindacati e le associazioni dei presidi hanno tentato di contestare tale decisione, ma adesso gli Uffici Scolastici Regionali stanno lavorando intensamente per assicurarsi che, a partire dal prossimo anno scolastico, i dirigenti con più di due mandati nello stesso istituto, ossia sei anni, siano trasferiti.
L’obbligo di rotazione non è stato applicato fino ad oggi, ma Anac ha specificato che deve avvenire attraverso “una adeguata programmazione da parte degli Uffici scolastici, definendo una procedura di rotazione ordinaria periodica, con il coinvolgimento preventivo delle organizzazioni sindacali”.
La necessità di far applicare la norma deriva dal fatto che gli istituti scolastici, agendo come autonome stazioni appaltanti, sono chiamati a gestire anche ingenti risorse economiche per l’affidamento dei contratti pubblici, e questo vale ancora di più di fronte ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in cui sono coinvolti.
La UIL Scuola Campania ha espresso la sua netta opposizione all’applicazione di qualsiasi forma di rotazione. Tuttavia, il segretario regionale, Roberta Vannini, ha sottolineato il clima collaborativo instaurato con l’Usr Campania e gli altri sindacati per la definizione delle decisioni da prendere.
La rotazione dei dirigenti scolastici
In base a quanto segnala Il Mattino, il numero di dirigenti scolastici che dovranno cambiare sede in Campania varia tra 22 e 58, ma con maggiore coerenza si stima sia intorno a una trentina. I criteri per le scelte verranno definiti entro il 31 marzo e prevedono, tra le altre cose, la rotazione dei dirigenti scolastici ogni 9 anni o alla scadenza del contratto, seguita dall’incompatibilità e quindi dal trasferimento.
Inoltre, verrà valutata anche l’età anagrafica e contributiva, al fine di affidare nuovi incarichi solo a coloro che possono rimanere in servizio per almeno tre anni. Chi andrà in pensione entro questo periodo non sarà incluso nella rotazione.
La rotazione dovrà avvenire entro un raggio di 50 chilometri dalla sede di provenienza, eventualmente mantenendo l’incarico all’interno del medesimo comune o rispettando la preferenza del dirigente, a meno che non vi siano conflitti di interesse. Non ci sarà rotazione per coloro che hanno ricevuto una proroga al contratto, mentre i beneficiari della legge 104 avranno una sede nel comune di residenza o di quello del familiare da assistere.