Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex amministratore delegato di Ftx, è stato arrestato alle Bahamas dopo che gli Stati Uniti hanno presentato delle accuse penali nei suoi confronti. L’arresto apre un nuovo capitolo nella saga della piattaforma di trading di criptovalute finita in bancarotta dopo aver creato un impero sui bitcoin e sugli asset digitali.
Le accuse contro il 30enne saranno ufficialmente annunciate nelle prossime ore. Secondo indiscrezioni del New York Times, si tratta di frode e riciclaggio di denaro. L’arresto è arrivato dopo l’accordo raggiunto dalla procura distrettuale di New York con il governo delle Bahamas. Gli Usa dovrebbero chiedere l’estradizione, che le autorità del Paese caraibico hanno già detto esaudiranno non appena sarà la richiesta formalmente depositata.
Poco prima di finire in manette alla Bahamas dove si era rifugiato, Sam Bankman-Fried, aveva confermato che questa mattina avrebbe deposto dinanzi a una Commissione della Camera per testimoniare sul collasso finanziario della sua società. Non in presenza, ma in remoto aveva specificato il suo avvocato. Non ce ne sarà bisogno, perché appena arriveranno i documenti per l’estradizione il 30enne salirà su un aereo diretto verso un carcere federale.
Ftx era stata lanciata nel 2019, e la sede era stata spostata alle Bahamas da Hong Kong nel 2021. L’11 novembre Sam Bankman-Fried aveva presentato istanza di bancarotta dopo aver tentato di racimolare i soldi per evitare il tracollo innescato dalla corsa dei trader a ritirare 6 miliardi di dollari in appena 72 ore. È emerso però che Sam avrebbe segretamente usato i fondi depositati dai clienti di Ftx per finanziare una sua attività separata (Alameda Research, che si occupa di trading finanziario), e di aver perso in questo modo circa otto miliardi di dollari in investimenti e risparmi di migliaia di persone.
Anche la Securities and Exchange Commission ha fatto sapere con un comunicato di aver approvato le azioni giudiziarie contro Bankman-Fried «per aver violato le leggi sui mercati azionari».
Secondo una copia della bozza di quelle che sarebbero state le sue dichiarazioni ottenuta dalla Reuters, Sam Bankman-Fried avrebbe puntato il dito contro i suoi ex avvocati “Sullivan and Cromwell”, il nuovo ceo della Ftx John Ray e una società rivale, la Binance. La sua versione è che gli avvocati avevano fatto pressioni affinché Ray fosse nominato ceo subito dopo che i fondi dei clienti erano evaporati.
In una recente intervista, si era difeso sostenendo di non esserci comportato in modo criminale: «Non ho mai commesso una frode», aveva detto. Dal tracollo della sua società, Bankman-Fried aveva concesso numerose interviste per chiedere scusa degli errori e per spiegare cosa era successo alla compagnia, criticando lo studio legale e Ray, cui aveva imputato la responsabiltà della bancarotta.
Gli inquirenti vogliono fare luce anche sul ruolo e le connessioni che avrebbero avuto con la Ftx i genitori di Sam, due professori di Stanford da sempre molto vicini alle imprese del figlio. Il padre lo aveva elogiato dicendo che con i bitcoin avrebbe salvato il mondo perché «voleva aiutare i Paesi poveri».
Bankman-Fried non potrà testimoniare oggi, ha detto la deputata Maxime Waters in una nota nella quale si dice «sorpresa» del suo arresto. Deporrà invece il nuovo ceo John Ray, che fin da quando ha assunto l’incarico ha criticato la precedente gestione e ha incontrato almeno una volta le autorità che stanno indagando su Ftx.