‘’I magazzini svizzeri traboccano di dosi di vaccino Covid-19 inutilizzate e presto ne arriveranno altre. Milioni di fiale, però, sono già state distrutte perché scadute, a causa della stagnazione della domanda e della complessità delle trattative per donarle ai Paesi in via di sviluppo’’. Lo scrive Swissinfo. Riportando le dichiarazioni di Patrick Durisch, esperto di politiche sanitarie presso l’ONG svizzera Public Eye: “Fin dall’inizio, la Svizzera ha ordinato una quantità di dosi esagerata, pari a circa quattro volte la popolazione del Paese. E ha continuato a fare ordini”
‘’In Svizzera – scrive il sito – circa il 70% della popolazione ne ha ricevuta almeno una, cifra che è aumentata a malapena nell’ultimo anno. Solo l’11,5% ha fatto un richiamo negli ultimi sei mesi. Con il crollo della domanda di vaccini Covid, la Svizzera, come molti Paesi ricchi che ne hanno ordinati in eccesso, si ritrova a dover gestire un’enorme quantità di scorte. Milioni di fiale inutilizzate e ormai scadute sono già state distrutte, ed è probabile che nel corso dell’anno la stessa sorte toccherà ad altri milioni di dosi che è sempre più difficile vendere o donare ai Paesi più poveri a cui erano state promesse’’.
Ma la Confederazione dice di avere una scorta “pronta all’uso” di 12,5 milioni di dosi e il Governo si è impegnato ad acquistarne altri 11,6 milioni nel 2023. ”Alcuni parlamentari – conclude Swissiifno – però, hanno criticato i voluminosi ordini di vaccini del Paese. Nel giugno 2022, il Parlamento ha chiesto al Governo di annullare ordini per 14 milioni di dosi, sottoscrivendo contratti per la metà della fornitura”.