Lecce dice addio a Cosimino, il ristoratore amato da tutti che aveva lasciato ai figli il compito di portare avanti una missione non solo gastronomica
di Giampiero Casoni Pubblicato il
Con il rammarico sincero che si riserva ai grandi di ogni terra la città di Lecce dice addio a Cosimino, il ristoratore amato da tutti, Cosimo Crocifisso Patti era il fondatore della storica osteria del quartiere di Santa Rosa ed era di fatto un pezzo della storia della città.
Come spiegano i media Cosimo è spirato circondato dall’affetto dei suoi familiari, all’età di 87 anni.
Lecce dice addio a Cosimino
L’uomo era nato nel 1935 ed aveva da sempre coltivato le sue passioni, prima delle quali la cucina. L’Osteria da Cosimino era un luogo iconico della cucina e della mistica del Salento. Era stata fondata nel 1960 ed a più o meno quarant’anni è gestita dai figli di Cosimino, Luigi e Gianfranco.
Da allora l’osteria era gradualmente entrata nel mondo contemporaneo, quello dei social e dei pranzi “spicci” ma senza perdere mai quella connotazione “slow” e buona che ne ha fatto un tempio.
Un luogo di cucina e di folklore
Da quanto si apprende l’osteria non era solo luogo di ottimo cibo ma anche di stornelli folkloristici, racconti, aneddoti e persino qualche canzone, creata da un altro grande leccese “come Bruno Petrachi, amico dello stesso Cosimino, tanto da volerlo partecipe nel video di “A ricciarola”, accanto alla protagonista, dietro ad un bancone”.