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Morgan presenta StraMorgan: “Si può essere vincitori anche perdendo” – TvZoom

Il ribelle Morgan in tv “Mengoni e Madame mi hanno detto no”

La Repubblica, di Silvia Fumarola, pag.33

Grande talento e sregolatezza, ma non è vero che è come lo disegnano: «Di me si è costruita un’immagine, per questo non mi hanno dato fiducia. Vengono travisate le cose: è stupido che se il vostro direttore vi chiede di scrivere ca’•’•e, voi lo fate». Eccolo qua il ragazzo terribile. A 50 anni confessa di sentire l’età («Mi sono impegnato ma avrei potuto fare prima tante cose semi avessero concesso di farle, ho dei limiti perché sto andando verso il mio autunno» ), meno disponibile a dire di aver contribuito a creare il suo personaggio. La conferenza stampa (arriva con mezz’ora di ritardo) per presentare StraMorgan, quattro seconde serate su Rai 2 dal 10 al 13 aprile, diventa uno show. Con Pino Strabioli esplora la musica italiana, partendo da quattro grandi: Modugno, Bindi, Battiato e Battisti, con contaminazioni (Elvis Presley per Modugno, Freddie Mercury per Bindi, Brian Eno per Battiato e David Bowie per Battisti). Morgan spiega che ha accettato la sfida perché «è una chance per tutti: per me, perla Rai, una grande azienda che realizza un programma tutto interno nel Centro di produzione di Torino; per il pubblico, che ha voglia di capire».

«Negli anni», racconta, «ho proposto tanti progetti, che non sono mai stati accettati anche per l’idea di me che è stata creata. Non mi riconosco nell’immagine che è stata costruita. Sono un ribelle di fronte alle ingiustizie, non per partito preso. E non è vero che voglio fare casino. Mi piacciono le persone e la vita, lavoro con lucidità e desidero solo che ci siano le condizioni per farlo bene». Morgan ha scelto come filo conduttore la sua canzone, Il senso delle cose, dove elenca ciò che nel tempo ha perso, e oggi dice che «si può essere vincitori perdendo». «Dare una chance vuol dire portare rispetto a una persona. Io l’ho colta per dimostrare il mio valore, ogni essere umano ce l’ha». E alla domanda se non ci metta del suo, se non sia arrivato il momento di «diventare grande», risponde: «Mi rendo conto di ferire, di essere inopportuno, e cerco di non farlo. Ora l’impegno è di riuscire a essere conforme a quello che voglio essere». Però le falsità lo feriscono. «Non è vero che ho chiesto di fare Sanremo, è vero il contrario. Ho solo detto che se la Rai in futuro me lo 99 proponesse accetterei, perché non ho assolutamente rivali». Ma qualcuno si è fatto sentire? «No».
(Continua su Repubblica)

(Nella foto Morgan)

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