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No, «il brevetto del kit per il test» della Covid-19 non è stato depositato nel 2015

Il 7 dicembre 2022 su Facebook è stato pubblicato un post secondo cui «il brevetto del kit per il test del Covid è di Richard A. Rothschild. È datato 2020 ma è stato compilato il 13/10/2015 e si chiama US2020279585(A1)». Ciò suggerirebbe che in certi ambienti si sapeva già nel 2015 dell’arrivo della pandemia di Covid-19.

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Vediamo perché.

Il brevetto citato nel post è reale ed era stato inizialmente presentato a ottobre 2015, ma è poi stato aggiornato a maggio 2020. Il riferimento al nuovo coronavirus Sars-CoV-2 è stato inserito in questo aggiornamento. Come avevamo spiegato in un nostro precedente articolo su di un caso simile di disinformazione, negli Stati Uniti d’America (al contrario dell’Europa) è consentito aggiornare il brevetto registrato man mano che il progetto progredisce. 

Quando nel 2015 il brevetto è stato depositato, il progetto originario si basava su un sistema per acquisire e trasmettere dati biometrici (cioè quelli relativi a caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali di un individuo). A maggio 2020 lo stesso brevetto è stato poi aggiornato con delle nuove informazioni utili a sviluppare un sistema per eseguire test specifici per la Covid-19.

Infine, è vero che il progetto è stato depositato da «Rothschild Richard A.», ma questa persona non ha alcun legame con la famiglia di banchieri di origine tedesca Rothschild, al centro da tempo di diverse teorie del complotto antisemite. Contattata dai colleghi di Afp, la società Rothschild & Company ha dichiarato che «non esiste alcun collegamento tra Rothschild & Co e la persona indicata nel brevetto» oggetto della nostra analisi.

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