Si è svolto il terzo incontro di formazione nato dalla collaborazione tra il Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e Vco e il coordinamento novarese dell’associazione “Libera – Nomi e numeri contro le mafie“ per la costruzione di un presidio culturale e professionale contro mafie e corruzione nel nostro territorio.
A incontrare professionisti e cittadini è stato Mauro Esposito, architetto, imprenditore e testimone di giustizia, che attraverso la propria denuncia ha contribuito all’arresto e alla condanna di appartenenti alla ‘ndrangheta operanti nel Torinese e coinvolti nel processo San Michele. Esposito ha raccontato la propria storia a partire dal libro di cui è autore, ‘Le mie due guerre’, edito da La nave di Teseo, in cui sono sintetizzati i soprusi subiti dalla criminalità, la decisione di non piegarsi e quella di affidarsi alle istituzioni di uno Stato che paradossalmente si è dimostrato in molte sue estrinsecazioni avversario e irrispettoso della normativa a tutela dei testimoni di giustizia.
«Quella di Mauro Esposito è una storia per molti versi incredibile – commenta Ryan Coretta, referente di Libera Novara – ma oltre lo stupore e la rabbia è utile per approfondire le dinamiche con cui la criminalità organizzata si muove in ambito economico e per spiegare quanto non funziona e va migliorato dell’impianto pubblico di salvaguardia dei testimoni di giustizia, cittadini che, vittime o spettatori di reati, compiono la difficile scelta di denunciare». Il percorso, iniziato lo scorso anno, proseguirà con nuovi incontri che hanno lo scopo di tramutare in iniziative concrete la formazione svolta e di coinvolgere gli altri Ordini professionali condividendo con loro il modello sperimentato da quello degli Architetti.
C.S.