Un ‘premio’, un meccanismo che potrebbe incentivare i lavoratori a rimanere a lavorare in Italia e un nuovo contratto che regoli il telelavoro come quello esistente tra Svizzera e Francia, dove la modalità di lavoro ‘smart’ è possibile fino a un massimo del 40% del tempo di lavoro annuale, senza che ciò comporti alcuna modifica in materia di imposizione dei redditi.
“Questo quanto proposto dalla Lega per voce del Ministro Giorgetti e dell’onorevole Candiani in un ordine del giorno -spiega l’europarlamentare ossolano Alessandro Panza– che chiede al Governo di andare a rinnovare in tempi stretti il telelavoro per i frontalieri introducendo un limite del 40 per cento di attività a distanza per non perdere lo status fiscale”.
“Il bonus una tantum invece – prosegue Panza – è stato pensato per sostenere la competitività salariale e scongiurare la desertificazione produttiva, aprendo la strada alla creazione di una zona economica speciale in cui la Lega crede da sempre” conclude Panza, responsabile per le politiche montane della Lega e consigliere per la montagna del Ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli.
C.S.