È stato presentato questa mattina nella sede del Co.Ge.Sa. , in via Baroncini ad Asti, il documento che sintetizza i risultati del questionario “Mi aiuti o non mi aiuti?“, all’interno del percorso attivo contro la a violenza ad Asti “SOS Donna“.
“Come consorzi di servizi socio assistenziali – spiega il presidente del Co.Ge.Sa. Davide Migliasso – ci siamo spesi molto perché il questinario venisse diffuso in modo più possibile ampio nelle scuole. Il riscontro c’è stato ed è risultato molto positivo”.
“È fondamentale ascoltare i giovani – prosegue Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte – i risultati di questa indagine sono importantissimi: non possiamo non affrontare questi problemi”.
“L’anno scorso abbiamo coinvolto oltre 5300 ragazzi tra Asti e Crotone, interrogandoli sulla questione della violenza psicologica. Quest’anno invece hanno partecipato 7555 studenti, tra cui 1147 delle scuole di primo grado – spiega Laura Nosenzo – è stato un grande lavoro fatto insieme: se la violenza di genere è una questione prettamente culturale ed educativa, è fondamentale iniziare dai più giovani”.
L’obiettivo del questionario era quella di misurare le scelte dei ragazzi nei confronti di una ragazza/donna víttima di violenza: attivare comportamenti pro-sociali o rimanere a guardare?
Hanno partecipato 7555 studenti di cui:
1147 delle scuole di primo grado e 6408 delle scuole di secondo grado e degli istituti statali di istruzione per adulti.
La compilazione si è svolta In forma anonima e individuale dal sito sos-donna. it
Erano previsti 3 quesiti per le secondarie di primo grado e 5 quesiti per le secondarie di secondo grado.
Protagonista una donna vittima di violenza: la vicina di casa, l’amica del cuore,
bullizzata: Per ogni domanda erano possibili due differenti risposte tra cui scegliere.
Le adesioni ufficiali delle scuole Secondarie di primo grado: Goltieri e Jona di Asti, Baldichieri, Buttigliera, Castagnole Lanze, Castelnuovo Don Bosco, Cocconato, Costigliole, Mombaruzzo, Montiglio Monferrato, Nizza Monferrato, Portacomaro, Refrancore, Rocchetta Tanaro, San Damiano, Villafranca, Villanova.
Studenti coinvolti: 1147 di cui 639 femmine (55,7 19%) e 508 maschi (44,29%).
Fasce di età: 13 anni: 839 (73,15%), 14 anni: 145 (12,64%), 15 anni: 163 (14,21%).
Secondarie di secondo grado: Liceo Classico V. Alfieri, Istituto d’Arte B. Alfieri, Istituto Professionale Sella, Liceo Scientifico Vercelli, Istituto A. Monti, Istituto Tecnico G. Penna Agrario di Asti e Enogastronomico di San Damiano, Istituto Giobert, Istituto Castigliano, Istituto Artom di Asti e Canelli, Istituto Pellati di Nizza, Istituto statale istruzione per adulti CPIA di Asti più sedi principali di Canelli, Nizza, Villafranca.
Gli studenti coinvolti sono stati 6408 di cui: 3667 femmine (57,23%) e 2741 maschi (42,77%).
Fasce di età:
14 anni: 1476 (23,03%)
15 anni: 1064 (16,60%)
16 anni: 1215 (18,96%)
17 anni: 1297 (20,24%)
18 anni: 1000 (15,61%)
19 anni: 203 (3,17%)
20 anni: 38 (0,59%)
oltre 20 anni: 115 (1,79%)”
Di fronte alle situazioni ipotizzate nei casi presentati, più del 90% dei ragazzi ha dato una risposta pro-attiva per affrontare il problema (chiedere l’intervento di un adulto, chiamare il 112, far intervenire le forze dell’ordine) – spiega la pedagogista Elisa Lupano illustrando i risultati – meno del 10%, in alcuni casi poco più del 5%, risponde che non sono fatti loro, che poi si daranno una calmata, che la cosa non li riguarda. E i risultati dei questionari della scuola secondaria di primo e secondo grado sono perfettamente sovrapponibili, non ci sono differenze sostanziali. La maggioranza dei ragazzi tra i 13 e i l8 anni in caso di maltrattamenti, esclusione, prevaricazione di persone più fragili interviene. O dice che bisogna intervenire, il che non è poco. Dai dati del questionario non è possibile risalire alle risposte differenziate tra ragazzi e ragazze, ma comunque la percentuale è molto alta e fa presupporre che non ci siano grandi differenze tra i sessi”.
I risultati completi del questionario “Mi aiuti o non mi aiuti”con l’analisi della dottoressa Elisa Lupano sono pubblicati sul sito www.sos-donna.it e verranno inviati alle scuole che hanno aderito.