Prodotti a base vegetale: crescono in Italia, ma calano negli Usa
Crescono ancora i consumi in Italia dei prodotti a base vegetale, chiamati anche plant based. A dirlo sono i dati diffusi da Unione Italiana Food, secondo cui la crescita a valore di questo settore in Italia nel 2022 è stata dell’8% rispetto all’anno precedente per un valore di mercato complessivo che si attesta sui 500 milioni di euro e pari a una crescita in volume del 2,8%.
Burger a base vegetale
Burger e piatti pronti plant based (gastronomia & salumi) crescono di quasi il 12%; il +2,6% è, invece, messo a segno da gelati e dessert, tengono le bevande vegetali (+0,4%).
Per Good Food Institute Europa (Gfi), su base NielsenIQ, «le vendite di alimenti a base vegetale in Italia sono cresciute del 9% nel 2022, raggiungendo la cifra di 680,9 milioni di euro, piazzandosi al terzo posto nella classifica dei paesi europei con più alto fatturato di prodotti alimentari di origine vegetale, preceduta da Germania e Regno Unito».
Un segnale di frenata arriva però dagli Stati Uniti, dove questo mercato è decollato prima che in Europa e dove presto potrebbero essere commercializzati i primi prodotti da coltura cellulare. Secondo Boston Consulting Group (Bcg), infatti, «dopo le cifre esplosive registrate nel 2019 e nel 2020 (che hanno visto un aumento del 25% delle vendite al dettaglio), le vendite di carne alternativa sono diminuite dello 0,4% nel 2022, contro un aumento dell’8% della carne tradizionale».
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