Qui Tuttosport – Xavier Jacobelli: “Roma, Lazio, Salernitana: perché non solo la Juve è sotto inchiesta (urge regolamentare le plusvalenze)”
TuttoJuve.com
Ogni sabato la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport. Ecco il suo intervento:
“Sono tre i versanti sui quali la Juve è chiamata a giocare in questa primavera, mai così intensa e mai così ricca di incognite extra campo per la squadra di Allegri: in campionato, in Europa League e nell’ambito della giustizia sportiva e ordinaria. Intanto, si sta sviluppando una gigantesca macchia d’olio che parte da Torino e, per ora, si allarga a Roma, Bologna, Cagliari, Genova, Modena, Tivoli, Udine, Napoli, Bergamo con particolare attenzione rivolta in questi giorni a Roma, Lazio e Salernitana. Le quali, comprensibilmente, oltre a protestare la loro innocenza, reclamano la massima celerità.
Com’era naturale avvenisse, poiché nessuna società fa plusvalenze con se stessa, ecco che cos’è diventata l’inchiesta Prisma, iniziata a Torino la cui magistratura ha chiesto il rinvio a giudizio della Juventus e di 12 suoi ex dirigenti, da Andrea Agnelli a Pavel Nedved, da Fabio Paratici a Maurizio Arrivabene. Ipotesi di reato: false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, dichiarazioni fraudolente con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ostacolo alle autorità di vigilanza.
L’udienza preliminare è stata aggiornata al 10 maggio, quando verranno esaminate le costituzioni di parte civile e la questione della competenza territoriale: la Juve che chiede di spostare tutto a Milano o a Roma. Sul fronte sportivo, invece, il 19 aprile il Collegio di Garanzia del Coni, la Cassazione dello sport, si pronuncerà sul ricorso della Juve contro il -15: potrà accogliere il ricorso e dunque cancellare la penalizzazione e le inibizioni; oppure respingere il ricorso e confermare tutte le pene; o, ancora, potrà accogliere il ricorso dei bianconeri con rinvio alla Corte d’Appello Federale che avrà trenta giorni per riformulare le pene, considerando le eccezioni avanzate.
E poi c’è il secondo troncone, relativo agli stipendi congelati. Il procuratore Chiné ha chiuso le indagini e lo sta notificando alla Juve e agli interessati. Presa visione degli atti e dei capi d’accusa, la società avrà quindici giorni per presentare le sue memorie difensive e, volendo, un mese entro il quale patteggiare con la Procura: in questo caso, la pena viene diminuita sino a un massimo della metà di quella prevista nel caso in cui si proceda in via ordinaria.
Il patteggiamento è previsto anche dopo il deferimento (e fino alla prima udienza al Tribunale federale), ma, a quel punto, lo sconto non può essere superiore al terzo della pena. A mano a mano che la magistratura gioca a tutto campo, s’impone sempre più urgentemente la regolamentazione della questione plusvalenze in ambito Federcalcio e si ripropone la questione dei tempi sfalsati delle due giustizie.
La Procura Figc dovrà attendere di ricevere le carte dalle diverse procure della Penisola titolari dei nuovi filoni d’inchiesta. Considerati i diversi gradi di giudizio davanti ai tribunali sportivi, l’ipotesi più realistica è che per tutte le società coinvolte si arriverà ad archiviazione o a sentenza entro la fine dell’estate, cioè all’inizio della nuova stagione. Prospettiva che disegna una pesante spada di Damocle sopra la testa della Serie A. E non è un bel vedere”.