È finito stamane in Consiglio regionale il braccio di ferro che contrapponeva la maggioranza di centrodestra alle minoranze di centrosinistra e Movimento 5 Stelle sulla revisione dello Statuto, in particolare sull’introduzione dei sottosegretari.
I sottosegretari non saranno quattro, come avevano ipotizzato Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma soltanto due.
Il compromesso, che pone fine all’ostruzionismo delle opposizioni, è stato raggiunto a seguito di un emendamento presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni, il quale – in questo modo – ha fatto decadere gli oltre otto mila emendamenti che erano stati avanzati da Pd e 5 Stelle.
La modifica dello Statuto prevede una seconda lettura: la legge tornerà dunque in Consiglio tra sessanta giorni per l’approvazione definitiva, cui farà seguito la variazione della legge elettorale regionale in vista del ritorno alle urne nella primavera del prossimo anno.
Il centrodestra ha offerto come contropartita la riduzione dei superconsulenti che spettano al presidente.
Sulle barricate è rimasto solo il Movimento 5 Stelle, che ha abbandonato l’aula non condividendo il passaggio.
Il “Kaimano” (questo il nomignolo che il capogruppo cuneese di Fratelli d’Italia Bongioanni non disdegna) che fuori dalle aule ha fama di un duro, in questa circostanza ha indossato i panni del “Dottor Sottile”, sfilando l’iniziativa politica alla Lega riuscendo a convincere il Partito Democratico, che pure sulla questione aveva minacciato ostruzionismo ad oltranza.
Fratelli d’Italia s’intesta dunque questo risultato come un importante credito nei confronti di Lega e FI in vista della prossima tornata elettorale regionale.