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**Resistenza: Prc, 'oltre 52mila firme per dimissioni La Russia'**

Roma, 4 apr. (Adnkronos) – “L’appello per le dimissioni di La Russa che abbiamo lanciato sabato pomeriggio ha già superato le 52.000 adesioni. Siamo certi che è solo l’inizio. Le gravissime dichiarazioni di Ignazio Benito La Russa sono incompatibili con la carica di Presidente del Senato della Repubblica”. Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Elena Mazzoni, segretaria della Federazione di Roma del Partito della Rifondazione Comunista.
“In altri paesi europei le dimissioni sarebbero state considerate un atto dovuto. Invece in Italia Giorgia Meloni e la maggioranza fanno quadrato e gli opinionisti di destra vanno in tv a rilanciare le narrazioni neofasciste su via Rasella tese a scaricare sui partigiani la responsabilità dei crimini contro l’umanità commessi dai nazisti e dai loro complici italiani. L’adesione all’appello di storici come Sandro Portelli, Alessandro Barbero e Angelo d’Orsi, di una scrittrice testimone della Shoah come Edith Bruck e di tantissime personalità della cultura, dell’informazione, della politica e della società civile testimoniano che in questo Paese ci si può opporre alla riscrittura della storia”.
“Gli uomini e le donne che parteciparono alla Resistenza romana e all’attacco di Via Rasella contro le truppe naziste occupanti erano e rimangono degli eroi. I fascisti che consegnarono ai tedeschi gli elenchi di ebrei e antifascisti da ammazzare alle Fosse Ardeatine erano dei traditori della patria e dei nemici dei principi che furono alla base della nostra Costituzione. Non è accettabile che il Presidente del Senato definisca innocue vittime innocenti le truppe di occupazione naziste e offenda la Resistenza senza la quale non avremmo la Costituzione antifascista su cui ha giurato”.

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