Era il 13 febbraio del 2020 al Campus Einaudi di Torino: durante un convegno intitolato “Fascismo, colonialismo e foibe”, organizzato da alcune sezioni dell’Anpi del Torinese e dal gruppo No Tav, alcuni tra i militanti del Fuan, organizzazione universitaria di estrema destra, ha effettuato un volantinaggio per protestare contro il convegno. A quel punto le due fazioni apposte sono passate allo scontro.
Negli scontri tredici persone, undici agenti e due guardie giurate in servizio all’università, rimasero ferite, un’auto della polizia venne accerchiata, l’aula Borsellino, assegnata dall’Università al Fuan, gruppo studentesco legato a Fratelli d’Italia, saccheggiata e devastata.
Oggi il processo per quegli scontri si è concluso con 23 condanne e 9 assoluzioni. Le pene sono comprese tra i 4 e i 9 mesi di reclusione. Quasi per tutti, i giudici hanno disposto la sospensione della pena. Il pubblico ministero Enzo Bucarelli aveva chiesto 32 condanne da 4 mesi a 2 anni e 8 mesi di reclusione.