11 Gen 2023 15:55 – di Lara Rastellino
Proprio mentre il ministro Valditara studia e annuncia nuove condizioni perché l’alternanza scuola-lavoro possa svolgersi in sicurezza. Negli stessi giorni in cui, ribadisce con estrema chiarezza che le intenzioni del Ministero vanno in una direzione di sicurezza per lo studente, che «non può essere lasciato solo nel suo percorso» di apprendimento scolastico e di formazione professionale, la rete studentesca milanese si lancia in accuse e offese infamanti e gratuite, che citano il Ministro, assieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, tra i «mandanti ben precisi» delle «tre morti sul lavoro che si verificano ogni giorno in Italia». E dei tre ragazzi deceduti recentemente durante lo svolgimento di stage.
Valditara, pesanti e inaccettabili accuse degli studenti al ministro
Toni virulenti che il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, non ha mancato di sanzionare, indirizzando contestualmente al ministro «piena solidarietà per le esplicite accuse infamanti che gli sono state rivolte»… Forse non sono informati. O forse sono semplicemente in malafede. Fatto sta che il grave j’accuse che la Rete studenti Milano ha lanciato con un comunicato diramato questa mattina, sono gratuite e strumentali. Tanto più che, appena due giorni fa, in un’intervista al Corriere della Sera, dopo aver saputo che la famiglia del 18enne morto lo scorso settembre durante uno stage non avrà risarcimenti, il titolare del Dicastero di Viale Trastevere ha rilanciato prontamente la necessità di rivedere subito le norme sull’alternanza scuola-lavoro.
Valditara: «Da Rete studenti dichiarazioni infamanti. Sporgerò querela»
Anticipando persino: «Già la prossima settimana si riunirà il tavolo sulla sicurezza sul lavoro. D’intesa con la ministra del Lavoro Calderone, abbiamo deciso di rivedere la normativa. Nella direzione di un rafforzamento delle tutele sanitarie, assistenziali, assicurative. Dobbiamo dare ai nostri giovani maggiori garanzie rispetto a quanto si è fatto finora». Informazioni cadute nel vuoto, che evidentemente la rete studenti Milano non ha tenuto in considerazione, lanciandosi in ingiurie pesanti e fuorvianti. Accuse a cui il diretto interessato ha replicato: «Ho dato mandato ai miei avvocati di querelare i responsabili di queste dichiarazioni infamanti e gravemente diffamatorie». Aggiungendo a stretto giro. «Con gli autori di questi comunicati non voglio aver nulla a che fare».
Scuola, Frassinetti (Fdi): «Solidarietà al ministro Valditara»
Sulla vicenda, come anticipato, è intervenuta allora Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito. Asserendo: «Esprimo la mia piena solidarietà al Ministro all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara, per le esplicite accuse infamanti che gli sono state rivolte dalle Rete degli Studenti Medi. Colpire in questo modo le istituzioni e chi le rappresenta è deplorevole e inutile. Quando la protesta si trasforma in violenza non si fa che distogliere l’attenzione rispetto a un tema urgente quanto drammatico, come quello delle morti degli studenti durante le ore di alternanza scuola-lavoro».
Il rammarico per offese così «infamanti e gratuite»
E ancora. «Urge una riforma di questi percorsi (PTCO) – sottolinea il sottosegretario – che tuteli i ragazzi dando loro informazioni sulle regole basilari del diritto del lavoro. E che obblighi le aziende ad adottare idonee misure di sicurezza a favore degli studenti. Il Ministero sta lavorando per modificare la normativa dell’alternanza scuola-lavoro (PTCO), in modo che ci siano maggiori garanzie e maggiore sicurezza. Questa è la dimostrazione che chi ha offeso il ministro lo ha fatto gratuitamente. Senza essere a conoscenza delle intenzioni del Governo di andare incontro alle esigenze degli studenti».