Lettere al direttore
Lettera pubblicata il
– 30 Marzo 2023 – 17:22
Riceviamo e pubblichiamo la lettera mandata dal Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile all’assessore regionale Marco Gabusi e all’Agenzia della Mobilità.
Lo scrivente Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile con la presente pone alla vostra attenzione la perdurante situazione di contrazione del servizio ferroviario sulla linea Asti-Acqui, di cui si espongono di seguito le principali criticità, rinnovando la richiesta più volte inoltratavi per una soluzione concreta per restituire un servizio accettabile alle popolazioni che lo richiedono a gran voce.
Qualche settimana fa, in un’intervista, parlando della Asti – Acqui Terme l’Assessore Gabusi ha dichiarato:” È una corrispondenza che c’è e che non ha problemi infrastrutturali. È invece una linea che funziona, che non presenta grossi ritardi e con una buona utenza, sulla quale servirebbero probabilmente delle corse in più.”
Condividiamo appieno queste parole ma il condizionale è da eliminare. Il ripristino del servizio a livello pre Covid come quello festivo, carente da anni, sono elementi essenziali per i territori attraversati dalla linea e per soddisfare le esigenze dei numerosi pendolari che usufruiscono del treno per gli spostamenti verso i posti d lavoro e di studio.
Evidenziamo ad esempio la situazione che si è venuta a creare dalla fine delle restrizioni per la pandemia sulla corsa in partenza alle 6.44 da Acqui Terme, con passaggio a Nizza Monferrato alle 7.09 ed arrivo ad Asti alle 7.44, sulla quale si verifica giornalmente sovraffollamento, con molte persone in piedi, di cui abbiamo ampie testimonianze fotografiche, in quanto raccoglie molti passeggeri della corsa delle 7.44 cancellata, e mai ripristinata, nel periodo Covid.
Sarebbe poi anacronistico non considerare l’importante flusso di turisti che affollano ormai stabilmente le zone tra Astigiano e Acquese, grazie anche al riconoscimento ed alla tutela dell’UNESCO. Evidenziamo che il nostro gruppo ha effettuato molte interiste, raccogliendo anche diverse lamentele, alle persone che usufruiscono del treno quotidianamente ma anche a molte altre che non possono utilizzarlo per l’offerta contratta che mantiene corse cancellate e buchi
d’orario.
Ebbene il risultato è stato che c’è una forte richiesta di tornare alla situazione ante Covid visto che la ripresa lavorativa e scolastica è ormai completa quindi mantenere le 8 corse attuali, dal lunedì al venerdì, non è più accettabile. Ricordiamo che prima ne contavamo 14 al giorno dal lunedì al sabato, con un cadenzamento orario imperfetto che aveva favorito un incremento notevole dell’utenza rispetto al passato. Nelle interviste abbiamo raccolto numerose richieste da parte di persone che utilizzerebbero il treno nei fine settimana e nei festivi soprattutto da parte di studenti universitari che, per rientrare a casa o per raggiungere le sedi degli atenei, sono costretti a farsi accompagnare alla stazione di Asti con aggravio di costi per le famiglie e maggiore traffico sulle strade. Siamo persuasi dal fatto che se al centro dell’attenzione e delle decisioni fossero poste le persone, certi ostacoli si affronterebbero in modo differente.
Ricordiamo inoltre che la Missione 5 del PNRR, “Inclusione e coesione”, prevede interventi speciali mirati a garantire una maggiore equità territoriale e a promuovere la coesione sociale ed economica in Italia. Allora perché non sfruttare l’opportunità e richiedere i fondi necessari ad aumentare il servizio tenuto conto che i trasporti ferroviari sono al centro delle politiche Europee e Nazionali in materia di transizione ecologica?
Per tutto quanto sopraesposto, al fine di ripristinare un servizio rispondente alle esigenze delle persone e dei territori, di seguito vi proponiamo gli interventi da effettuare che riteniamo improrogabili:
a) ripristino delle corse mancanti rispetto all’esercizio pre-Covid;
b) ripristino del servizio nelle giornate di sabato ed attivazione del servizio nei festivi la cui assenza crea di fatto un isolamento totale, dal venerdì sera al lunedì mattina, di un bacino di utenza di circa 38.000 abitanti, escludendo Asti, dei quali più di 1800 fruivano del servizio ferroviario in periodo pre-Covid.
Come sempre ci rendiamo disponibili ad un incontro per un dialogo costruttivo finalizzato alla risoluzione delle problematiche illustrate sopra. Restando in attesa di un vostro gradito riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Co.M.I.S.
Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile