Il sito che indica l’avanzamento dei lavori, aggiornato allo scorso 8 gennaio, non lo evidenzia ancora, ma da quella data ad oggi un progresso c’è stato: è infatti concluso lo scavo del lato italiano del Tenda bis.
Ventidue giorni fa mancavano 4 metri. Ora lo scavo ha raggiunto il lato francese dove, sempre allo scorso 8 gennaio, mancavano invece 513 metri. Anche quel dato è certamente inferiore.
L’informazione del raggiungimento della Francia via tunnel bis è stata data ai sindaci della valle Vermenagna e ai rappresentanti del territorio in Consiglio regionale. Sono stati loro, in particolare il saviglianese Matteo Gagliasso della Lega, a chiedere e ottenere, per domani 1° febbraio, lo svolgimento della IIª commissione, quella Trasporti, proprio al cantiere.
Ci saranno il presidente della commissione Valter Marin, Gagliasso, Paolo Demarchi, Paolo Bongioanni e Ivano Martinetti, accompagnati dal commissario straordinario per Anas, ingegner Nicola Prisco. Non mancheranno i sindaci della valle, da Limone a Roccavione, e l’amministratore delegato della Lift, Antonella Zanotti.
I consiglieri hanno chiesto di poter vedere il cantiere per rendersi conto, in presa diretta, dello stato dei lavori e in particolare dello scavo, che si prevede possa terminare per la prossima Pasqua, in vista dell’apertura al traffico del traforo a fine ottobre prossimo. Tra soli 9 mesi.
Il territorio attende questa nuova infrastruttura da anni. La vecchia canna, prima utilizzata a senso unico alternato, è fuori uso dall’ottobre del 2020, quando la tempesta Alex si portò via una fetta della montagna all’uscita del traforo sul lato francese. La frana verrà scavalcata da un ponte a campata unica di 70 metri, per il quale sono in corso le necessarie opere propedeutiche e di consolidamento. Anche questa seconda infrastruttura sarà in capo a Edilmaco.
Come ha evidenziato il consiliere Gagliasso, “senza una infrastruttura così importante tutto il territorio della Granda ha subito un pesante contraccolpo sia negli scambi commerciali con le regioni limitrofe sia in termini di flussi turistici, specialmente per la stagione invernale e in termini di presenze nelle stazioni sciistiche”.
Da quando il tunnel è chiuso, le piste di Limone Piemonte hanno perso circa il 30% di utenza, costituito da liguri e monegaschi.
Per cercare di sostenere l’economia e il turismo della località e dell’intera valle, da ieri sono attivi i treni della neve: sei coppie, tra Tenda e Limone e viceversa, in funzione fino al prossimo 30 aprile. Il servizio straordinario è stato pagato a metà dalla Regione Piemonte e dalla Region du sud.