Incontro nell’aula magna del liceo classico con i futuri Maestri del Palio 2023: gli studenti del liceo artistico Benedetto Alfieri.
San Secondo con in mano la città, lo stemma di Asti e la scritta “Aste nited Mundo Sancte custode Secundo’. Questi, insieme a molti altri sono alcuni degli elementi iconografici caratteristici del Palio di Asti, che riassumono in sé la tradizione e la storia del libero comune medievale, di cui la tradizionale corsa della prima domenica di settembre è la massima espressione.
E a questi elementi dovranno sicuramente ispirarsi i futuri maestri del Palio, ovvero gli studenti del liceo artistico Alfieri di Asti, incaricati quest’anno, grazie ad un concorso indetto dal comune, a presentare un bozzetto con il disegno del drappo. Il vincitore, infatti, sarà il maestro del Palio 2023.
L’iconografia del Palio è stata questa sera al centro di un incontro nell’aula magna del liceo classico Vittorio Alfieri e che ha visto protagonisti i professori Salvatore Pistone Nascone e Antonio Bianco .
Il tema della serata era “Forme e colori, sfumature e prospettive, simboli e riferimenti alla terra astigiana nelle opere dei grandi artisti che hanno interpretato il Palio tra Otto e Novecento”. Presenti in sala diversi rettori, l’assessore delegato Riccardo Origlia e il Capitano del Palio Giambattista Filippone ad una delle sue prime uscite pubbliche.
“I giovani allievi del Liceo Artistico stanno esprimendo la loro creatività per la realizzazione dello stendardo del Palio di Asti 2023, e si stanno confrontando con la rilevanza di una manifestazione storica e culturale che per ogni cittadino del territorio astigiano rappresenta un nucleo pulsante di sentimenti, emozioni e valori di straordinaria importanza – spiega la dirigente Maria Stella Perrone – osservando i nostri ragazzi al lavoro abbiamo potuto sperimentare una verità importante: il Palio siamo noi, ossia i nostri giovani che rinnovano un territorio già denso di storia. Il Palio di Asti è, ancora oggi, un fenomeno culturale che definisce forse in maniera più vitale di molte altre il nostro territorio, la storia della nostra città e alcuni aspetti della nostra vita come suoi cittadini. Le ragazze e i ragazzi che stanno sprigionando la loro fantasia e concentrando le energie in questa rilevante impresa sono i nuovi protagonisti di una tradizione che non smette di stupire e affascinare”.
Come ogni tradizione che si rispetti il Palio deve essere studiato e analizzato affinché siano svelati quegli aspetti nascosti e poco esplorati a lato delle sue caratteristiche più note.
“Questo incontro va inteso – conclude la dirigente – come un momento di condivisione della storia dei vessilli del Palio, per meglio comprendere i caratteri storico-artistici che, principalmente tra l’Ottocento e il Novecento, hanno caratterizzato la storia di un territorio, la sua cultura e la vita dei suoi abitanti“.