Sabato scorso 17 dicembre, in Campo del Ghetto Novo a Venezia, è stata inaugurata la seconda “tornata” espositiva del Premio Internazionale d’Arte Contemporanea “Visioni Altre” (circa 70 artisti selezionati tra oltre 400 candidature). Tra le opere presentate c’è uno scatto che fa parte della serie “Black Hands White” del fotografo biellese Stefano Ceretti.
Il lavoro racconta i giorni del linfoma non-Hodgkin contro cui il noto fotografo biellese ha combattuto in passato, e già esposto, tra l’altro, a Berlino e New York.
Attraverso il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea, l’Associazione Visioni Altre, con la collaborazione di G’art [galleria delle arti], si pone come obiettivo la ricerca e la conseguente valorizzazione di posizioni innovative riguardanti l’arte visiva.
L’intento è quello di favorire la ricerca artistica, supportare l’attività creativa, incoraggiare lo sviluppo di idee e opere slegate da condizionamenti di mercato e proporle al pubblico attraverso mostre e pubblicazioni.
I criteri di selezione sono orientati alla valutazione dell’opera proposta in termini di originalità, innovazione, intelligenza creativa, facoltà concettuale e progettuale, persuasione estetica, rilevanza del contenuto e capacità di ulteriore evoluzione.
La scelta dei partecipanti al premio, dopo una pre-selezione di circa 70 opere su un totale di 378 portfolio valutati, si è basata su opere particolarmente valide e significative, che si sono distinte in ambito artistico, sia italiano che internazionale e, soprattutto, ritenute idonee a contribuire all’attuale dibattito artistico.
c.s.