Sembra non esserci pace per la statua del Generale Giuseppe Govone di Alba che, dopo essere stata al centro di un intenso dibattito sulla sua ricollocazione, ora è stata presa di mira e vandalizzata con scritte incresciose.
Ad essere colpito anche il muro dei licei, con frasi contro l’articolo 41-bis, disposizione dell’ordinamento penitenziario italiano che prevedede il “carcere duro” in situazioni che vedano coinvolti incarcerati per reati di criminalità organizzata, terrorismo, con l’obiettivo di impedire la comunicazioni dei detenuti con organizzazioni criminali all’esterno.
Un tema di cui si è molto discusso a livello nazionale in queste settimane, in relazione al caso di Alfredo Cospito, anarchico pescarese che ha da giorni indetto lo sciopero della fame ed è in attesa della sentenza del ministro della Giustizia in merito all’eventuale revoca del 41 bis nei suoi confronti.
A segnalare quanto accaduto ad Alba l’assessore alla Sicurezza della Città, Lorenzo Barbero che scrive sul suo profilo Facebook: “Questa notte alcuni anarchici hanno imbrattato la statua del generale Govone e del muro dei licei, un atto vigliacco e intollerabile. Speriamo di riuscire a risalire ai responsabili attraverso i filmati delle telecamere”.
La statua del Generale Govone, era stata spostata all’interno della cittadella deli studi, tra corso Europa e corso Banská Bystrica, negli spazi che ospitarono la caserma intitolata allo stesso militare, dopo che nella sua collocazione originaria, piazza Michele Ferrero, è stata inaugurata l’opera “Alba” di Valerio Berruti.