«Anche davanti a una patologia grave, e in una situazione veramente difficile, lui sta rispondendo bene alle terapie». È questo l’ultimo aggiornamento del professor Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi e responsabile della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia è ricoverato dal 5 aprile per alcune complicazioni dovute alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da circa due anni. «Sono sereno perché stiamo facendo del nostro meglio – ha aggiunto oggi Zangrillo -. E sono sereno perché ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me. Non posso negarlo: c’è un grande coinvolgimento personale, ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio».
Il professore ha poi proseguito: «È evidente che stiamo parlando di un paziente che ha un’età che tutti conoscete con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso. Da questo ne conseguono delle terapie mirate che seguono le linee guida, delle terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, quindi terapie tese al raggiungimento di un obiettivo. Il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico».
Zangrillo ha anche criticato alcune ricostruzioni fantasiose sulle condizioni di salute dell’ex premier: «L’infezione polmonare è la complicanza di un quadro clinico patologico di altra natura che stiamo trattando nel modo migliore, cercando, come per tutti i nostri pazienti, di non lasciare nulla al caso. «Quello che viene scritto e detto in questi giorni sono delle cose assolutamente fantasiose che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico. Noi abbiamo una strategia terapeutica molto precisa per cui tutte quelle che sono fughe in avanti e fughe indietro, quindi il pessimismo e l’ottimismo, non rispondono a dei criteri di obiettività ai quali un medico serio è chiamato».
A esprimere ottimismo sulle condizioni dell’ex premier è anche Gianni Letta, che oggi è andato a fargli visita in ospedale. «Gli possiamo fare un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della resurrezione, è imboccata», ha detto il fedelissimo del Cav uscendo dal San Raffaele. Lo stesso Berlusconi, trapela dall’ospedale meneghino, starebbe chiedendo insistentemente di tornare a casa nonostante i problemi – l’infezione polmonare su tutti – non si siano risolti del tutto.
Foto: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI | Alberto Zangrillo, il medico personale di Silvio Berlusconi, mentre lascia l’ospedale San Raffaele di Milano (6 aprile 2023)
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