Conoscete la pianta del verbasco? È ricca di flavonoidi, sostanze antiossidanti che hanno una funzione ricostituente e sono ampiamente utilizzate per curare le ustioni, come impacchi o da bere in tisane.
Il verbasco è spesso utilizzato per trattare le malattie da raffreddamento, come tosse e congestione. Anche l’Altea ha un effetto calmante sulle vie respiratorie superiori, ma è particolarmente efficace per trattare i problemi di stomaco.
I fiori sono usati per trattare la bronchite grazie alle loro proprietà antibatteriche e sedative; le foglie hanno qualità lenitive e curative, mentre i semi possono essere tossici.
Modalità d’uso
Tisana per il mal di gola e tosse secca
Ingredienti: 35 g fiori Verbasco, 30 g foglie di Altea, 20 g foglie Timo, 15 g Menta.
Procedimento: tenere in infusione 10/15 minuti in acqua bollente.
Quanta berne: due/tre tazze al giorno.
In fitoterapia si utilizzano le foglie e i fiori di verbasco. Il verbasco viene assunto principalmente come infuso, un tè preparato mettendo in infusione un cucchiaio di fiori secchi in acqua bollente per 10-15 minuti. Se ne possono bere da tre a quattro tazze al giorno.
Il tè si ottiene facendo bollire 5-10 grammi di fiori secchi per 10 minuti. Il liquido ottenuto può essere utilizzato come massaggio locale o in tinture.
Per le malattie da raffreddamento: bere 2 tazze di tisana al giorno.
Per le emorroidi: applicare un cataplasma di fiori secchi sulla zona infiammata, 2-3 volte al giorno fino al miglioramento dei sintomi.
Per le malattie della pelle: fare impacchi con la tisana sulle zone colpite.
In caso di leggere scottature, foruncoli, pruriti, piccole piaghe o ferite: imbevete una pezzuola nella tisana e applicatela sulla zona interessata più volte al giorno, fino a miglioramento.
I preparati a base di verbasco devono essere filtrati prima di essere bevuti, in quanto la peluria che ricopre la pianta ha effetto irritante per la mucosa della bocca.
Controindicazioni del verbasco
Il verbasco non presenta controindicazioni alle dosi terapeutiche normali, eccetto ipersensibilità individuale. Se ne sconsiglia l’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento.