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IVREA – Si è aperto oggi al tribunale di Ivrea un processo che vede sul banco degli imputati un allenatore di tennis, accusato di maltrattamenti e violenza sessuale da una giocatrice che oggi ha 27 anni. La ragazza, dopo un lungo percorso di psicoterapia, che l’ha vista anche laurearsi negli Stati Uniti, ha deciso di formalizzare la denuncia e si è costituita parte civile nel procedimento a carico dell’uomo.
I fatti risalgono al periodo 2009-2013 e nella denuncia presentata in procura a Ivrea sono stati adeguatamente circostanziati. La ragazza ha raccontato della sua passione per il tennis, che pratica da quando aveva tre anni, fino al rapporto sempre più morboso con il suo allenatore di allora. Rapporto fatto anche di telefonate serali e continui messaggi, consigli sul vestiario, divieto di intrattenersi con gli amici. Per la procura l’uomo avrebbe tenuto condotte atte a garantirgli una forma di controllo, costante, sulla vita privata della ragazza. A questo si sono aggiunte umiliazioni e apprezzamenti verbali sul fisico della giovane tennista e, in trasferta, l’imputato avrebbe anche preteso che la ragazza dormisse nella sua camera.
L’accusa di violenza sessuale, invece, si riferisce a presunti e ripetuti palpeggiamenti perchè l’uomo pretendeva anche che la giovane si sdraiasse nel letto con lui. Gli episodi hanno portato la ragazza ad avere problemi di salute con aumenti di peso e attacchi di panico. A quel punto è volata negli Stati Uniti dove, grazie all’aiuto della psicoterapia e dopo un lungo percorso di cura, ha trovato la forza per denunciare tutto.
