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Bollette luce e gas, come ottenere il rimborso per i rincari illeciti – Impronta Unika

L’Antitrust ha avviato delle istruttorie per i rincari illeciti sulle bollette di luce e gas e adottato i provvedimenti cautelativi a sette società di fornitura di energia.

Le società di fornitura di energia destinatarie delle istruttorie sono le seguenti sette: Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Complessivamente rappresentano l’80% del mercato. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contesta loro di aver cambiato unilateralmente e in modo illegittimo il prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale.

Quelli che hanno ricevuto le comunicazioni di variazione delle condizioni economiche contrattuali, con l’infrazione del decreto, sarebbero circa sette milioni e mezzo. E di questi oltre due milioni e mezzo avrebbero già subito un ingiustificato aumento sulle bollette.

L’Authority ha ritenuto la condotta dei sette operatori caratterizzata da “spiccati profili di aggressività” perché, oltre a non rispettare la legge, avrebbero ostacolato i clienti nell’esercizio dei loro diritti. Secondo quanto si apprende, sono stati condotti accertamenti su 25 compagnie e sarebbero state avviate le medesime istruttorie contro altre quattro società: Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola.

Rincari illeciti, cosa succede adesso

Le società colpite dai provvedimenti cautelativi adesso sono obbligate a sospendere l’applicazione delle condizioni ritenute illegittime, mantenendo o ripristinando i prezzi stabiliti prima del 10 agosto 2022. Le iniziative dovranno essere comunicate l’Antitrust.

Entro sette giorni potranno comunque decidere di presentare ricorso: in questo caso l’Autorità valuterà se confermare o meno le misure. Alcune società avrebbero già dato mandato ai loro legali. Hera, Edison e A2A avrebbero già respinto le accuse.

Come richiedere i rimborsi delle bollette

La prima cosa che gli utenti devono fare per il rimborso è verificare che le modifiche contrattuali delle compagnie di fornitura energetica siano state effettivamente disposte dopo l’entrata in vigore del decreto, ossia da quando sono stati congelati i rialzi.

In caso di accertato mancato rispetto della legge, come spiegato dalle associazioni dei consumatori i rimborsi scatteranno in maniera automatica, senza quindi la necessità di fare richiesta. In quel caso sarà inviata una lettera per comunicare il ritorno alle precedenti tariffe e l’annullamento di quelle nuove e illegittime. Il consiglio è comunque quello di inviare un sollecito.

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