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CASTELLAMONTE – Un anno con le creazioni di Corrado Bianchetti: quando il fumetto diventa arte

CASTELLAMONTE-IVREA – «Corracomics», all’anagrafe Corrado Bianchetti, classe 1987, è un graphic designer e fumettista di Ivrea. Artista eclettico e versatile, oltre a graphic novel, ha realizzato murales e dipinti per diverse aziende e ha curato la grafica di numerosi prodotti. É coinvolto da anni in progetti che interessano il Canavese, tra questi quelli in collaborazione con le scuole per avvicinare i giovani al mondo del fumetto.

Corrado si appassiona fin da piccolo, come la maggior parte dei suoi colleghi, al mondo del disegno: «La mia passione per il disegno, il fumetto e l’illustrazione nasce quando ero molto piccolo. – ha raccontato l’artista – Credo già tra i banchi dell’elementari: disegnavo tutto il tempo e i miei disegni venivano appesi in classe. Il primo artista che mi ha appassionato è stato il fumettista Art Spiegelman, autore di “Maus”, che parla dell’olocausto. Lo lessi alle medie e una volta finito iniziai ad appassionarmi a quel mondo. La passione non mi ha mai più abbandonato».

Come tutti gli artisti, Corrado ha iniziato sporcandosi le mani con la grafite e i colori, ma poi si è avvicinato al digitale: «L’arte digitale è abbastanza recente e giovane, e io ho vissuto proprio la sua nascita quando ho iniziato ad approcciarmi dal punto di vista lavorativo al mondo dell’illustrazione. – ha spiegato Corrado Bianchetti – All’inizio, forse perché i mezzi non erano così sofisticati come adesso, utilizzare gli strumenti tecnologici era visto come barare. Adesso invece tutti gli artisti usano gli strumenti digitali. Ma i due mondi, quello del disegno digitale e tradizionale, si sono uniti sempre di più col tempo. Ovviamente la matita resta la matita, nessuno strumento digitale darà le stesse sensazioni, ma il digitale aiuta davvero tanto, soprattutto a livello di tempistica. Il mondo digitale – ha aggiunto Corrado – è in continua evoluzione. Dal punto di vista pittorico gli artisti hanno già fatto e detto tutto, il mondo pittorico esiste da millenni e questo ha consentito di esplorarlo fino in fondo, la pittura si è sviluppato in ogni sua forma. Invece il digitale, essendo in continua evoluzione, permette ancora di sperimentare e trovare qualcosa di nuovo.».

Corrado è stato in questi anni protagonista di molti progetti e iniziative, e tra gli ultimi figura un calendario per l’anno 2023:«La Memoranda 2023 è stata realizzata in collaborazione con “La cantina dello zio Tom”, negozio di Rivarolo, che ha sponsorizzato il calendario. É fatto di 12 vignette, ognuna rappresenta un evento importante avvenuto in quel mese nel 2022, quindi nel 2023 ogni mese ci si può ricordare cosa è successo in quel mese l’anno precedente: la morte della regina Elisabetta, i mondiali di calcio… La Memoranda ha avuto moltissimo successo, la prima stampa è andata esaurita. Lo si può trovare a “La cantina dello zio Tom”».

L’artista ha lavorato anche in collaborazione con le scuole del Canavese, conciliando il mondo del disegno con quello dell’insegnamento: «I progetti con le scuole sono nati dopo che ho pubblicato il mio primo fumetto “Non ti scordar di me”, che parla della Resistenza. – ha spiegato il fumettista – Tantissimi istituti scolastici mi hanno invitato a presentarlo nelle classi e visto l’alto interesse ho provato a conciliare il mio mondo, quello del fumetto, con quello dell’insegnamento. È stata un’esperienza bellissima. Con un adulto spesso instauro un rapporto lavorativo, che è molto meno creativo, ma è quello che avrei voluto io ai tempi in cui studiavo. Con i bambini invece non è così: ecco perché lavoro molto più volentieri con loro. La cosa che mi ha colpito di più dei bambini è la loro diversità: alcuni hanno già alle elementari un livello liceale e invece altri sono a livelli più bassi, di solito per lo scarso interesse. Lavorando con le classi ho notato che fino alle elementari tutti i bambini si cimentano nel disegno e ci provano, mentre invece dopo emergono quelli che amano il disegno e sono appassionati e disposti a lavorare, e quelli che non lo amano e lo abbandonano, non ci provano neanche».

Tuttavia i sogni nel cassetto sono ancora tanti e le attività non finiscono certo qui: «Il progetto principale per il futuro – ha concluso l’artista canavesano –  che partirà da gennaio, riguarda delle visite frequenti a Bruxelles, dove si trasferirà la mia compagna. Fare un’esperienza all’estero potrebbe essere interessante dal punto di vista creativo e insegnarmi molte cose. ho sempre viaggiato, ma è la prima volta che cerco delle esperienze lavorative all’estero. Oltre a Bruxelles sto comunque lavorando a nuovi progetti legati al Canavese, non mi trasferirò del tutto». (Beatrice Strazzullo)

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