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Certificazione unica 2023 è online la bozza del nuovo modello: le scadenze e le istruzioni per l'invio

È tempo di compilare i modelli fiscali per il 2023. Quello per la Certificazione unica, dove trova spazio il bonus carburante, che può essere erogato ai dipendenti dai datori di lavoro del settore privato. C’è poi il modello Iva 2023, anch’esso aggiornato con le novità aggiunte quest’anno. Entrambi sono già disponibili online, anche se ancora in bozza. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i due moduli corredandoli delle istruzioni per la compilazione. Dove trovare o moduli? Possono essere scaricati recandosi sul sito dell’Agenzia delle Entrate, in fondo alla pagina principale bisogna cercare la voce modelli nella sezione strumenti, e da lì cliccare su modelli in bozza. Lì appariranno in lista, in formato pdf. Ciascuno dei due moduli è corredato dalle istruzioni per la compilazione. Qui quelle per la Certificazione unica, e qui quelle per il modello Iva. Vediamo nel dettaglio quali sono le novità che interessano ciascuno dei due modelli.


I bonus e il trattamento integrativo

Come anticipato, nella certificazione unica c’è subito la parte per gestire l’erogazione del bonus carburante. Non si applicano imposte e ogni lavoratore può ricevere al massimo 200 euro, spiega la Repubblica. Ci sono puoi nuovi criteri per definire e assegnare le detrazioni fiscali per i familiari a carico. Queste tengono conto dell’assegno unico universale che arriva dall’Inps da marzo di quest’anno e della termine del precedente regime di detrazione per i figli a carico minori di 21 anni. Nuove modalità di attribuzione anche per il trattamento integrativo, che viene riconosciuto in caso di reddito complessivo pari o inferiore a 15 mila euro l’anno, ma che può salire fino a 28 mila in base ad alcuni requisiti. Sarà il datore di lavoro ad inviare la Certificazione unica ai dipendenti entro il 16 marzo 2023.


Il modello Iva

Novità anche per il modello per la dichiarazione annuale dell’Iva. Nel quadro VO viene introdotta la possibilità per le imprese enoturistiche di tornare sui propri passi revocando la scelta fatta in precedenza e non essere soggette alla detrazione dell’Iva e alla determinazione del reddito nei modi ordinari. Al VO si affianca un nuovo quadro, il CS, che dovrà essere compilato da quei soggetti che possono godere del contributo straordinario contro il caro bollette. Questi, infatti, sono tenuti ad effettuare i versamenti stabiliti dalla norma.

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