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Chi vuole aiuti di Stato per le società di calcio

Un emendamento bipartisan al Dl Aiuti quater offe una maxi rateizzazione alle società sportive (e di calcio) insieme a uno scudo penale e amministrativo. Ma il ministero dell’Economia dice no. Fatti, nomi, numeri e approfondimenti

Il Covid19 ha picchiato duro sul mondo dello sport (e del calcio), che oggi sta annaspando nei debiti. È per risollevare le sorti di un settore che, solo in Italia, ha un giro d’affari che arriva a 78,8 miliardi di euro, che è spuntato un emendamento del decreto aiuti quater che non solo garantisce la facoltà di rateizzare i debiti contratti con il fisco, ma anche di non ricevere sanzioni e di essere messi al sicuro dal rischio di ricadute penali.

Ma non tutti sono d’accordo, a partire dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

CON LA PANDEMIA DEBITI DELLE SOCIETÀ DEL MONDO DEL CALCIO TRIPLICATI

Secondo la 12a edizione del Report Calcio, imponente analisi elaborata dalla FIGC che ogni anno fotografa le tendenze più significative del mondo del calcio, la pandemia ha triplicato i debiti delle società del settore. Nell’annualità 2018-19 i debiti complessivi ammontavano a 412 milioni di euro, nella stagione 2020-21 il conto da saldare è salito a 1,3 miliardi di euro. A pesare l’imposizione delle porte chiuse prima e delle limitazioni della capienza poi. I club hanno dovuto rinunciare ai ricavi potenziali da biglietteria per 513,3 milioni. Nonostante ciò, incredibilmente, gli stipendi dei giocatori sono aumentati del 7,9%.

L’EMENDAMENTO BIPARTISAN CHE VUOLE AIUTARE IL MONDO DEL CALCIO

Il Parlamento ha introdotto un emendamento all’articolo 13 del Dl Aiuti quater (n. 176/2022) che prevede la “rateizzazione fino a un massimo di 60 rate mensili di pari importo, con il versamento delle prime tre rate entro il 22 dicembre 2022” dei versamenti fiscali e contributivi sospesi per far fronte all’emergenza sanitaria da gennaio a novembre 2022 (e che avrebbero dovuto essere effettuati in un’unica rata originariamente il 16 dicembre). L’emendamento ha natura bipartisan, è stato votato da FdI, FI, Pd, M5S, Maie e Gruppo Misto. Questa agevolazione sarebbe a costo zero per il contribuente inadempiente, cioè senza sanzioni.

LA RATEIZZAZIONE SENZA SANZIONE

Questo passaggio è molto interessante perché la legge già prevede, per tutti i contribuenti, la possibilità di rateizzare fino a cinque anni i propri debiti con il fisco ma con una sanzione del 10%. Un’imposta non di poco conto se si considera la cifra monstre alla quale ammontano i debiti delle società calcistiche.  Le società di Serie A hanno pendenze che vanno dai 500 ai 600 milioni di euro.

IL MAXI SCUDO PENALE PER LE SOCIETÀ DI CALCIO

La rateizzazione, oltre a non essere soggetta a sanzione, è anche protetta da un maxi scudo penale, sportivo e amministrativo.  Oltre a non applicarsi sanzioni amministrative e interessi non vi sarebbero nemmeno “sanzioni penali e sportive” così come “nelle more di conversione in legge del decreto, non si applicano le sanzioni economiche, penali e sportive. Infatti, in caso di mancato versamento di ritenute Irpef sopra i 150mila euro annui e di mancati pagamenti Iva sopra i 250mila euro, scatta la rilevanza penale delle condotte di manager e società.

IL MONDO DEL CALCIO CHIEDE AIUTO

Da tempo il proprietario della Lazio e senatore di Forza Italia Claudio Lotito ha sollevato la necessità di ottenere la rateizzazione dei debiti fiscali e contributivi. Non a caso il primo firmatario dell’emendamento è il compagno di partito del sen. Lotito Dario Damiani. Più volte dal mondo del calcio è giunta la lamentela di non aver ricevuto abbastanza aiuti per fronteggiare la pandemia da Covid 19. Nel corso della sua audizione in Senato, lo scorso 28 novembre, il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini ha sottolineato che la sospensione dei versamenti viene considerato l’unico ristoro ottenuto. I club di Serie A, hanno usufruito solo di alcune misure generali, come la possibilità di sospendere gli ammortamenti o quella di rivalutare il marchio e altri asset come il parco calciatori.

IL “NO” DEL MINISTRO GIORGETTI E DEL MEF

Non ci saranno norme ad hoc per le società sportive e sul fronte dei debiti ci saranno regole per tutte le aziende. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe espresso la sua posizione nel corso del vertice di maggioranza sulla manovra, confermando il no già espresso dal Mef all’emendamento al decreto aiuti quater che permette alle società sportive di rateizzare i versamenti sospesi. Contrario anche il ministro dello sport Andrea Abodi, così come altri parlamentari dei diversi schieramenti. Tra l’altro in manovra peraltro già ci sono strumenti per la rateizzazione che valgono per tutti.

DA MATTEO RENZI UN FERMO “NO”, RETROMARCIA DI PATUANELLI

Contrario all’emendamento il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi. “Se ci sarà una misura a sostegno delle squadre professionistiche di calcio – ha detto l’ex Premier -, dopo tutte le schifezze che hanno fatto le società, non solo una, io chiederò di intervenire in Aula e dirò con forza che dare loro dei soldi è una vergogna”. Ha ritirato la sua firma il senatore del M5S Stefano Patuanelli. “Ho proposto di inserire e a breve sarà depositato come emendamento alla legge di bilancio il meccanismo della rateizzazione che riguarderà tutte le attività economiche e i cittadini, dunque non solo le società sportive – ha detto il senatore -. Questo per garantire equità di trattamento per chiunque si trovi in difficoltà”

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