Il Comitato Infermieri Idonei del Mega Concorso Puglia scrive al primo ministro Giorgia Meloni, al governatore della Puglia Michele Emiliano, all’assessore regionale Rocco Palese, ai parlamentari e ai consiglieri regionali pugliesi una dura lettera di protesta attraverso cui chiedono espressamente “che fine faremo”.
In Puglia da oltre un anno e mezzo è tutto paralizzato nel campo concorsuale (compreso la mobilità) per la pressione dei sindacati a stabilizzare i precari, mentre continuano ad essere ignorati coloro che pur non vincitori risultano idonei nella graduatoria del Mega-Concorso bandito nel 2019 ed espletato nel 2021 a Bari.
“Anche noi ci siamo sacrificati per la Puglia durante la Pandemia Covid, scendendo dal nord per dare man forte alla nostra regione dopo la chiamata di Emiliano” – ricordano gli Idonei.
Ecco la missiva del Comitato Idonei:
Punto della situazione:
1. La Puglia ha emesso il bando del concorso per Infermieri a dicembre del 2019, per poi impiegarci due anni per portare a termine tutte le prove, pubblicando la graduatoria finale a
dicembre 2021 (in altre realtà del nord i concorsi vengono completati in 5-6 mesi “anche meno” attingendo immediatamente dalle graduatorie pubblicate in brevissimo tempo);
2. Durante questi due anni la Puglia, considerando il fabbisogno, non ha fatto altro che assumere personale a tempo determinato, producendo una marea di precari che ad oggi attraverso le stabilizzazioni stanno scavalcando la graduatoria di chi quel concorso lo ha
superato;
3. Alcuni dicono che gli idonei delle graduatorie concorsuali, non essendo vincitori ma idonei, non hanno diritto alla chiamata a tempo indeterminato (questi alcuni sono coloro che non hanno mai partecipato ad un concorso e che quindi non sanno che al nord a differenza
della nostra regione invece, tutte le graduatorie vengono smaltite in breve tempo attingendo anche e soprattutto dagli idonei);
4. Gli Infermieri aventi diritto alla stabilizzazione a sfavore di noi idonei sono ad oggi circa 2500, ma non è tutto. Ve ne sono altri 1500 che pur non avendo maturato i requisiti, la regione ha pensato bene di prorogare tutti i contratti ai fini della stabilizzazione, mentre per noi idonei neanche le briciole di tutto ciò
PS: la delibera regionale emessa dalla stessa regione Puglia il 12 dicembre 2022, richiama la legge:
(il rispetto di quanto stabilito dall’articolo 35, comma 3-bis del D.Lgs. 165/2001, secondo il quale, al fine di salvaguardare l’accesso dall’esterno, le risorse destinabili per le stabilizzazioni di cui trattasi non potranno superare, assieme a quelle di reclutamento speciale a regime di cui allo stesso articolo 35, comma 3-bis del D.Lgs.165/2001 ed ogni altra forma di reclutamento dall’interno, il 50% delle risorse complessivamente programmate per l’assunzione di personale in conformità ai vigenti PTFP 2020-2022).
La legge di cui sopra, evidenzia che le Aziende devono utilizzare il 50% delle risorse per le stabilizzazioni mentre il restante 50% per consentire l’accesso del personale dall’esterno. In questo caso gli esterni siamo noi idonei al concorso, siamo quelli che hanno superato un regolare concorso pubblico!!!
OGGI CHIEDIAMO:
- Se la Regione Puglia adotterà e rispetterà la legge del 50%;
- Se la graduatoria scorrerà e quando inizierà a scorrere.
Vogliamo sapere perché la regione si è dimenticata di noi e perché non ci considera.
Di noi che pur avendo superato il concorso della vita il quale, attraverso la tanto agognata chiamata, ci consentirebbe di riabbracciare la nostra amata terra e i nostri cari.
Noi intanto ce nestiamo zitti, buoni ma soprattutto esiliati al nord.
Siamo pronti a tornare e soprattutto siamo pronti ad apportare la nostra esperienza curriculare nelle Aziende Ospedaliere della nostra amata regione Puglia, considerando il fatto che il Covid-19 lo abbiamo combattuto anche noi altri.
GRAZIE.
Gli Infermieri Idonei al concorsone regionale della Puglia
(figli di un Dio minore?)
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