AgenPress. Stamattina Piazza SS Apostoli, a Roma, tracimava preoccupazione, frustrazione e finanche rabbia. Tantissimi lavoratori e lavoratrici del settore edile, ma anche privati cittadini, hanno manifestato contro un Governo che tentenna sullo sblocco della cessione dei crediti di imposta e che sta mettendo in ginocchio un comparto grazie al quale, appena lo scorso anno, l’Italia è stata definita la ‘locomotiva d’Europa’.
Quando il gioco si fa duro questo esecutivo fa spallucce: non dà risposte, non mette la faccia e lascia famiglie e imprese in balia dell’emergenza, abbandonate al proprio destino. È un modo di governare che non ci appartiene: che Governo è quello che non ascolta il grido di 40mila imprese e altrettante famiglie sull’orlo del fallimento? Che coerenza è quella di chi, nei mesi scorsi, dall’opposizione conveniva sulla bontà di questa battaglia e, oggi, che ha le redini del governo, la rinnega infischiandosene della sorte di famiglie e aziende disperate?
Il Movimento 5 Stelle è fatto di un’altra pasta. Abbiamo raggiunto la piazza e parlato con i lavoratori, ascoltando le loro recriminazioni, i loro duri sfoghi. Gli abbiamo chiesto di non cedere a tensioni che avrebbero oscurato la bontà delle loro ragioni. Ci siamo fatti carico delle loro istanze, della loro disperazione, portando subito dopo le 20 mila firme della loro petizione fin dentro Palazzo Chigi, affinché il Presidente Meloni non ignori ancora le loro voci.
Non saremo noi a voltare le spalle a chi chiede rispetto e dignità. Non lasceremo indietro nessuno: fatevene una ragione.
E’ quanto dichiara, in una nota, il presidente del M5s Giuseppe Conte.
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