coppia-di-ottantenni-vessata-dal-figlio-per-i-soldi:-padre-e-madre-si-costituiscono-parte-civile

Coppia di ottantenni vessata dal figlio per i soldi: padre e madre si costituiscono parte civile

Il padre 85enne, la madre appena più giovane, classe 1942. Questa mattina il giudice Elio Sparacino ne ha ammesso la costituzione di parte civile nei confronti del figlio 60enne, chiamato alla sbarra nel procedimento con rito abbreviato istruito nei suoi confronti dal Tribunale di Asti con l’accusa di essersi reso responsabile nei loro confronti di atti persecutori aggravati dalla minorata difesa delle vittime, i suoi anziani genitori.

L’uomo è difeso dall’avvocato Federica Davico, mentre la coppia è patrocinata dal legale albese Roberto Ponzio.

Teatro dei fatti il paese nelle Langhe del quale la famiglia è originaria, dove la coppia risiede tuttora e dove al figlio è stato invece fatto divieto di avvicinarsi in forza di un’ordinanza cautelare emessa dallo stesso Tribunale.

Il capo di imputazione descrive i reiterati e minacciosi atteggiamenti assunti dall’uomo nei confronti della coppia, contattata telefonicamente a ogni ora del giorno e della notte con la costante e pressante pretesa di denaro contante, avanzata dietro minacce.

Le stesse minacce in forza delle quali – come si legge sempre nella richiesta di rinvio a giudizio redatta dal pubblico ministero Francesca Di Naro – il figlio aveva occupato indebitamente un appartamento di loro proprietà, ospitandovi anche un’altra persona ma obbligando di fatto i due a pagarne le utenze.

E così anche per un’automobile di proprietà della madre, ma da lui utilizzata dietro quella minaccia – “altrimenti finirete male” – proferita nei confronti della coppia, contro la quale l’uomo sarebbe venuto anche alle mani, come accaduto con lo schiaffo dato al padre nel corso di uno dei ricorrenti litigi intercorsi con lui.

Accuse che, se confermate, rendono comprensibile lo stato di ansia nel quale i due anziani erano precipitati in forza di quel rapporto malamente degenerato, alla base della denuncia che ha indotto la Procura della Repubblica a voler fare chiarezza.  

Dopo quella di questa mattina il processo è stato aggiornato all’udienza in programma per il prossimo 2 febbraio, fermo il divieto per l’uomo di avvicinarsi ai genitori.

Related Posts

Lascia un commento