il-caso-dei-falsi-graffiti-con-il-volto-di-zelensky

Il caso dei falsi graffiti con il volto di Zelensky

Recentemente sui social network sono state condivise le foto di due graffiti, in apparenza realizzati sul manto stradale di due città europee, che ritraggono il volto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky con la bocca aperta, mentre divora banconote e lingotti d’oro. 

Entrambe le immagini sono state pubblicate da un account Instagram e, stando a quanto riportato, le opere sarebbero state realizzate a ottobre 2022 in Polonia e a novembre 2022 in Francia. I graffiti sono stati ripresi in diverse occasioni dai media russi per testimoniare come, nei Paesi europei, stia crescendo il malcontento dei cittadini verso l’Ucraina e il sostegno militare (ed economico) fornito.

Tuttavia, in entrambi i casi, non esistono prove che i graffiti siano mai stati realizzati e le due foto non sembrano essere autentiche. Ecco ciò che sappiamo.

Il caso francese

Lo scorso 29 novembre l’utente Instagram @typicaloptical ha pubblicato la foto di un uomo vestito di nero intento a terminare un graffito del presidente ucraino mentre divora oro e denaro. L’immagine è accompagnata da una didascalia, in cui si legge: «datemi tutti i vostri soldi». Secondo quanto riportato dall’utente che ha pubblicato il contenuto, il murale sarebbe stato realizzato a Parigi il 18 novembre 2022.  

Il giorno successivo alla pubblicazione, l’immagine è stata ripresa e diffusa da canali informativi vicini alla propaganda russa che hanno dato la notizia di presunti segnali di stanchezza nell’opinione pubblica occidentale per le «spese colossali per aiuti militari». A inizio dicembre, poi, la foto ha iniziato a circolare anche su Facebook in Italia. 

Il caso polacco

L’account @typicaloptical ha pubblicato sul proprio profilo Instagram anche un altro contenuto, che è poi l’unico altro post dell’utente: il suo profilo consiste infatti – al momento in cui scriviamo – di queste sole due immagini.

Si tratta di una foto condivisa il 2 novembre 2022 che mostra un graffito molto simile a quello francese, il cui soggetto è il volto del presidente ucraino. L’opera sarebbe stata realizzata il 27 ottobre a Varsavia, in Polonia.

Che cosa non torna

In realtà, le due presunte opere sembra non siano mai state realizzate: potrebbe trattarsi di immagini artificiali. 

Geolocalizzando la foto scattata a Parigi è stato possibile risalire al luogo in cui il murale dovrebbe trovarsi: si tratta di un’area vicina all’ingresso della stazione Saint-Mandé, fermata della linea 1 della metropolitana della città.

I fact-checker de Les Observateurs si sono recati sul luogo, ma non hanno trovato né il murale né tracce di un vecchio disegno simile lì realizzato. I colleghi hanno contattato il municipio di Saint-Mandé, che ha dichiarato che quel graffito non è mai esistito. Anche i commercianti che lavorano nelle vicinanze della fermata della metro hanno confermato a Les Observateurs di non aver mai visto, né sentito parlare, di un’opera del genere.

Situazione analoga anche per il caso polacco. I fact-checker di Konkret 24 hanno individuato il luogo dove il disegno sarebbe stato realizzato: si tratta di un marciapiede della capitale Varsavia, all’incrocio tra viale Jana Pawła II e via Złota. I colleghi hanno verificato che non esiste alcun graffito simile e non c’è nessuna prova che sia mai stato realizzato. 

A conferma di questa teoria è intervenuto l’ente che si occupa della pulizia nella città di Varsavia (lo Zakład Oczyszczania Miasta) e, contattati dai giornalisti, i dipendenti hanno dichiarato di non aver ricevuto alcuna segnalazione in merito a un simile murale, né di essere mai intervenuti per ripulire la strada da un disegno simile. 

Immagini manipolate: alcuni indizi

Chiarito che non esiste alcun elemento concreto e fattuale che dimostri l’esistenza di questi graffiti in Francia e Polonia, resta da capire se le due foto sono autentiche. 

Su questo aspetto, contattato dai colleghi fact-checker, è intervenuto Hannes Mareen, ricercatore presso il IDLab-MEDIA dell’Università di Ghent (Belgio) ed esperto di analisi di immagini e video. Grazie ad un’analisi forense delle due immagini, Mareen ha potuto verificare gli scatti presentano diversi segnali che indicano una manipolazione.

Emerge, ad esempio, una progressiva aggiunta di dettagli e particolari nelle diverse sequenze delle immagini che testimonia come negli scatti originali non fosse presente alcun disegno.

In conclusione

A novembre 2022 un account Instagram ha pubblicato due foto che pretendono di mostrare dei graffiti di critica nei confronti di Volodymyr Zelensky e del sostegno economico fornito dai Paesi occidentali all’Ucraina. Si tratterebbe, stando a quanto veicolato dai media vicino al Cremlino, di un segnale di insofferenza da parte dei cittadini europei.

Come hanno però verificato diversi siti di fact-checking francesi e polacchi, non esiste alcuna prova che dimostri che i graffiti siano mai stati realizzati. Nei luoghi in cui le opere dovrebbero trovarsi, non c’è traccia che dimostri che siano mai esistite.

Un esperto di analisi di immagini e video ha mostrato che le due foto condivise su Instagram presentano segni di manipolazione, mettendone in dubbio l’autenticità.

Related Posts

Lascia un commento