Una nuova tendenza nel campo dei viaggi è il “turismo olfattivo”, ovvero vivere e ricordare un luogo attraverso il suo odore.
L’olfatto è direttamente collegato alla parte del cervello che immagazzina i ricordi emotivi, quindi possiamo imparare a conoscere luoghi e spazi associandoli ai profumi (piuttosto che solo visivamente o acusticamente).
I profumi svolgono la funzione di “vere e proprie macchine del tempo” risvegliando i ricordi di molto tempo fa.
Se in passato l’importanza dell’olfatto è stata sottovalutata, oggi si lavora per preservare e proteggere gli odori come parte importante del patrimonio culturale. I viaggiatori possono conoscere queste storie sperimentando ciò che ci raccontano: da dove veniamo e chi siamo.
Hotel e musei offrono tour olfattivi per consentire ai visitatori di vivere un luogo in modo più completo.
Il patrimonio olfattivo al museo
Il Museo di Ulm, in Germania, ha creato “Follow Your Nose” “Segui il tuo naso” per guidare i visitatori attraverso la sua vasta e ricca collezione, abbinando opere che raffigurano elementi quali, ad esempio, tavole imbandite, boccette di profumo, giardini fioriti, a profumi appositamente ricreati.
Il dipinto Cristo nel Limbo di Martin Schaffner, risalente al XVI secolo, può ora essere vissuto con l’aiuto di diffusori di profumo, che rilasciano aromi associati allo zolfo e al fumo.
Il museo ha incaricato i profumieri dell’International Flavors and Fragrances (IFF) di ricreare i profumi che sarebbero stati utilizzati dagli artisti nel loro tempo, mescolando le ricostruzioni autentiche di questi odori con oli e materiali che non danneggiano le opere d’arte.
I musei che incorporano l’esperienza olfattiva nelle loro offerte scoprono di poter offrire ai visitatori un’esperienza museale più completa e “immersiva”.
In risposta alla crescente popolarità dell’arte olfattiva, nel 2023 il Museo del Louvre intende offrire tour sensoriali basati sulle sue collezioni di nature morte. Nel frattempo, il Prado ha già aperto una “mostra olfattiva” ispirata ai famosi dipinti di Velázquez sui cinque sensi, nel Seicento, dalla coppia di pittori fiamminghi Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens.
La mappa dei paesaggi olfattivi
L’olfatto gioca un ruolo da protagonista nel modo in cui impariamo a conoscere i luoghi e le città che ci circondano.
LL’artista e docente Kate McLean ha avviato una pratica che ha battezzato “smellwalking”, basata sul fatto che i profumi e gli odori giocano un ruolo fondamentale nel creare i primi ricordi dei luoghi. Organizza tour a piedi delle città di tutto il mondo, traducendo la loro essenza in linguaggio olfattivo per mostrare alle persone un luogo nuovo attraverso il suo profilo di fragranza unico.
Nel 2022, il Museo di Amsterdam ha lanciato un tour autoguidato intitolato City Sniffers: A Smell Tour of Amsterdam’s Ecohistory. Il percorso comprendeva una mappa da grattare per consentire ai partecipanti di annusare gli aromi storici, tra cui quello del pomander (o pomo d’ambra), sfera profumata che si pensava potesse proteggere dalla peste.
L’olfatto, lungi dall’essere trascurato, diventa un modo per sentirsi veramente connessi al paesaggio che si sta esplorando.