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Il Wef non vuole «macellare milioni di animali» domestici per combattere il riscaldamento globale

Il 12 dicembre 2022 su Facebook è stato pubblicato lo screenshot di un titolo di un articolo che recita “WEF Wants To Slaughter Millions of Pet Cats and Dogs To Fight Climate Change” (in italiano, “Il Wef vuole massacrare milioni di cani e gatti domestici per combattere il cambiamento climatico”).  

L’immagine è accompagnata da un commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook, in cui si legge che il presidente del World economic forum (Wef), Klaus Schwab, e il Wef «vorrebbero macellare milioni di animali tra cani e gatti per la nuova bufala del climate change che non esiste. Il motto del WEF? Uccidi il tuo cane o gatto per salvare il mondo».

Il contenuto oggetto di analisi veicola una serie di notizie infondate e false. Andiamo con ordine.

Innanzitutto, il titolo citato nel post in questione è stato pubblicato originariamente il 9 dicembre 2022 da News punch, sito noto per diffondere disinformazione su svariate tematiche. In passato su Facta ci siamo occupati di una notizia falsa ai danni dell’Ucraina diffusa da News Punch

L’articolo di spiega che il Wef avrebbe chiesto la macellazione di milioni di cani e gatti in tutto il mondo per ridurre l’impatto ambientale che produrrebbero a causa del loro consumo di carne. Il Wef avrebbe «ordinato ai media mainstream di diffondere una simile narrazione». 

Al riguardo, News Punch afferma che l’emittente statunitense Cnn avrebbe «iniziato a sollecitare i suoi telespettatori a far morire di fame i loro animali domestici nel tentativo di combattere il cambiamento climatico», pubblicando un articolo intitolato “Our pets are part of the climate problem. These tips can help you minimize their carbon pawprints” (in italiano, “I nostri animali domestici fanno parte del problema climatico. Questi suggerimenti possono aiutarti a ridurre al minimo il loro impatto ambientale”).

Non esiste tuttavia nessun riscontro che indichi che il Wef abbia mai lanciato un’iniziativa per chiedere il massacro di animali domestici per contrastare il cambiamento climatico. 

Inoltre, neanche nell’articolo della Cnn riportato da News Punch si trova una simile indicazione. L’articolo, pubblicato dall’emittente statunitense a settembre 2022, spiegava che la «produzione di alimenti per animali domestici emette enormi quantità di gas che riscaldano il pianeta». «Secondo uno studio del 2017, l’alimentazione di cani e gatti crea l’equivalente di circa 64 milioni di tonnellate di anidride carbonica negli Stati Uniti ogni anno», si leggeva. Questo però, precisava l’articolo, non deve creare del panico: «Dire addio ai tuoi migliori amici non è la risposta». Per questo motivo, la Cnn elencava una serie di consigli utili «per ridurre al minimo l’impatto ambientale dei tuoi animali domestici». 

Contattato dai colleghi statunitensi di PolitiFact, Gregory Okin, professore di geografia presso l’Università della California, a Los Angeles, e autore dello studio citato dalla Cnn, ha dichiarato di non aver mai sostenuto, né personalmente né nello studio, che la macellazione di animali fosse una soluzione per contrastare il cambiamento climatico. 

Precisiamo infine che, al contrario di quanto scritto nel post oggetto di analisi, il cambiamento climatico e il ruolo delle attività umane nella crescita dell’anidride carbonica nell’atmosfera non sono una bufala, ma dati dimostrati da evidenze scientifiche. Cambiamento climatico e aumento delle temperature sono due argomenti sui quali spesso vengono diffuse false informazioni, ce ne siamo occupati su Facta in diversi articoli (ad esempio qui, qui, qui, qui e qui).

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