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Insediate le consulte di quartiere domesi FOTO

Si sono insediate questa sera le tre consulte di frazione di Calice, della Cappuccina e di Cisore, Mocogna e Monteossolano. Per mancanza di candidature non hanno una consulta le frazioni del Badulerio e di Vagna.

Con 66 votanti Calice è quella che registra la maggior affluenza. Qui risultano eletti: Elisa De Santi con 26 preferenze, Francesco Gambino 23 voti, 9 sono andati a Giovanni Grossi, 5 a Davide Fiorelli, 3 a Mauro Piziali.

Per il rinnovo della consulta di Mocogna, Cisore, Monteossolano i votanti sono stati 64. Qui il più votato è stato l’ex consigliere comunale Fabio Patelli con 18 voti seguito da Elio Giudici che di preferenze ne ha incassate 12, 11 sono andate a Stefania Cosentino, 10 a Salvatore Attinà, 8 a Sofia Gnani.

Solo 54 votanti alla Cappuccina: 16 voti sono andati a Massimo Lanucara, 14 a Mauro Acquaviva, 11 a Luciano Dusetta, 7 a Giampiero Condemi, 4 ad Ettore Alberti. Il sindaco Lucio Pizzi ha ricordato come purtroppo la partecipazione alle votazioni nel complesso sia stata scarsa e ha consegnato agli eletti una copia del regolamento. I componenti delle consulte hanno deciso di rimandare ad una riunione successiva l’elezione dei presidenti e dei segretari di ciascuna consulta.

“Vi ringrazio – ha detto il sindaco Lucio Pizzi – per avere deciso di prestare il vostro tempo alla collettività e partecipare alla vita politica e amministrativa della nostra città. In alcune zone decentrate non mi capita di passare tutti i giorni, il vostro occhio e la vostra sensibilità sono stati in passato e, lo saranno anche in futuro, importanti”.

Da un eletto della consulta è arrivata la domanda al sindaco se vi fossero dei fondi per i quartieri. Il sindaco ha risposto che non ce ne sono e che l’amministrazione sta avendo difficoltà a causa dei rincari sui cantieri aperti, aumenti che si aggirano attorno al 30 e 40 per cento. “Abbiamo dovuto rivedere la programmazione triennale – ha detto il primo cittadino – ad esempio pensavamo di intervenire all’interno della biblioteca ma dovremo rimandare l’intervento al 2026 e convogliare le risorse sui cantieri”.

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