C’è anche Liliane Murekatete, moglie di Aboubakar Soumahoro, tra gli indagati della Procura di Latina nell’inchiesta sulle cooperative Karibu e Aid. Tra i provvedimenti adottati dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sulla cooperative, gestite da Murekatete e Maria Thérèse Mukamitsindo, vi è anche il sequestro di circa 639mila euro alla suocera del deputato. Mukamitsindo, scrive sempre Agi, sarebbe anche destinataria di una delle tre misure cautelari interdittive emesse nei confronti dei membri del consiglio di amministrazione, che comprende il divieto di contrattare per un anno con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche. I giudici hanno sequestrato preventivamente 639 mila euro considerati profitto del reato nei confronti della presidente della cooperativa, che si occupa della gestione di richiedenti asilo e minori non accompagnati pertinenti alla provincia di Latina, e 13 mila nei confronti di altri due. Il riferimento è a reati tributari: si parla di fatture «per operazioni inesistenti» tra il 2015 e il 2019. L’inchiesta è quella condotta dalla procura di Latina sull’attività delle cooperative coinvolte nella gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati nell’ambito della provincia del capoluogo laziale. «La signora Murekatete si dichiara assolutamente estranea rispetto ai fatti contestatile, che peraltro riguardano un presunto danno erariale di 13mila euro, e siamo certi che a breve, anzi a brevissimo, verrà fatta chiarezza e dimostrata la totale innocenza della mia assistita», ha replicato l’avvocato difensore di Liliane Murekatete, Lorenzo Borré.
Lo stesso Aboubakar Soumahoro è intervenuto sui nuovi sviluppi di indagine: «Sono profondamente amareggiato, dispiaciuto e preoccupato per l’indagine che vede coinvolta direttamente la mia compagna Liliene Murakatete che confido dimostrerà la sua innocenza», ha dichiarato tramite il suo avvocato Maddalena Del Re. «Ribadendo la mia totale estraneità ai fatti contestati sull’indagine della Coop. Karibù e del Consorzio Aid, di cui, come più volte affermato, non ero a conoscenza, nel prosieguo delle indagini, sempre più alla luce del sole, continuerò a impegnarmi nella mia attività politico-parlamentare sui temi che hanno da sempre caratterizzato il mio impegno».
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