Sono Lorenzo Pantuosco, 23 anni, Lorenzo Vanchieri, 21enne, e Denise Maspi, 15 anni, i tre ragazzi morti nella notte alle porte di Alessandria (Piemonte) in un incidente stradale provocato dalla corsa a velocità altissima della loro auto nel tentativo di seminare un veicolo dei carabinieri. Nella Peugeot 807 finita fuori strada viaggiavano in tutto 7 passeggeri: un quarto ragazzo, Vincenzo Parisi, 21 anni, lotta tra la vita e la morte, mentre risultano attualmente feriti e ricoverati in ospedale gli altri tre passeggeri.
Le vittime
Pantuosco era conosciuto perché lavorava in una nota pasticceria a Spinetta Marengo, la “Dolce Vito”. Era l’impresa di famiglia, che gestiva con i genitori, e che spesso faceva collaborare con la sua grande passione: il calcio. Pantuosco era, infatti, presidente di una piccola società, la Pizzerie Riunite-la Dolce Vito, promossa in Terza Categoria. La pasticceria di famiglia era, inoltre, sponsor della squadra locale dell’Alessandria. La società di calcio stessa ha espresso «vicinanza ai genitori Mary e Vito Pantuosco piangendo la tragica e prematura scomparsa del loro caro Lorenzo, ricordandone la gentilezza e la passione per i colori Grigi ereditate dal padre Vito». A caratterizzare, invece, Denise Maspi c’erano la passione per il ballo, la discoteca e la musica rap. Sui suoi profili social condivideva spesso le serate con gli amici tra cocktail e limousine nei locali della zona.
L’autista e la ricostruzione dello schianto
Alla guida dell’auto, una Peugeot 807, c’era un ragazzo di 22 anni attualmente ricoverato in ospedale in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita: rischia l’accusa di omicidio stradale. La valutazione della sua posizione comprenderà l’esame di eventuali bevande alcoliche o sostanze stupefacenti prima di mettersi al volante. Formalmente, l’adozione del provvedimento a suo carico avverrà in base all’evoluzione del quadro clinico. Il 22enne è un giovane italiano nato in città da genitori di origine marocchina. Attualmente non ci sono evidenze, ma si sta cercando di capire se il gruppo di amici potesse avere nelle ore precedenti allo schianto partecipato ai festeggiamenti per la qualificazione del Marocco alla semifinale dei Mondiali di calcio in Qatar. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, i carabinieri avevano intercettato l’auto perché procedeva a zig zag e avevano provato a fermarla mostrando gli abbaglianti. Ma l’autista, alla vista dei militari, avrebbe invece aumentato la velocità e tentato di fuggire andando però a finire contro il guard rail, attorno alle 4 della scorsa notte. Quindi l’impatto contro il dispositivo che regola un passaggio a livello, a seguito del quale l’auto ha compiuto un volo di una decina di metri per finire la sua corsa in un cortile privato di un’abitazione, proprio accanto a un bombolone Gpl.
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