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Marco d’Oggiono Prosciutti, il cotechino Vaniglia della Brianza è sinonimo di tradizione

In Brianza il contechino si chiama “Vaniglia”, concentrato di artigianalità e materia prima di assoluta qualità. I tre fratelli Spreafico portano avanti la tradizione che incontra il plauso degli chef

In Brianza il contechino si chiama “Vaniglia”, concentrato di artigianalità e materia prima di assoluta qualità. I tre fratelli Spreafico portano avanti la tradizione che incontra il plauso degli chef

Marco d’Oggiono Prosciutti per il suo cotechino chiamato rigorosamente Vaniglia, come vuole la tradizione brianzola, usa solo carni fresche, cotenne morbide, e una speziatura segreta (che rimanda alla delicatezza della vaniglia, usata nei tempi e molto apprezzata perché esotica e costosissima), con poco grasso e meno sale. Dalle tavole della cucina contadina povera a quelle della ristorazione di qualità, l’ascesa del cotechino Marco d’Oggiono non conosce sosta tanto da diventare un must della cucina delle feste.

La speziatura piacevole e non invadente gli trasmette un gusto equilibrato, una giusta sapidità, lasciando al palato una sensazione morbida, dolce e gradevole. Non da meno, la sua digeribilità in quanto la tenerezza è data dalle carni 100% italiane e dalle cotenne, non dal grasso, che qui è ridotto e di qualità. Al naso sorprende con un profumo delizioso e avvolgente. L’impasto ha una macinatura medio-fine. Al taglio si presenta compatto e di un bel colore rosa scuro. Caratteristiche molto apprezzate dagli chef che vogliono coniugare gusto per la tradizione contadina e stile contemporaneo. Il consiglio è di cuocerlo a lungo coprirlo con abbondante acqua fredda e portarlo lentamente a bollitura. Da questo momento, deve sobbollire dolcemente per circa due ore. Lasciarlo riposare per trenta minuti nel suo brodo a fuoco spento, dopodiché è pronto per essere servito. Si accompagna benissimo con i contorni classici: lenticchie, purè o spinaci.

Compatto e di un bel colore rosa scuro, così è il cotechino Vaniglia di Marco d‘Oggiono Il cotechino Vaniglia della Brianza firmato Marco d’Oggiono Prosciutti è sinonimo di tradizione

Compatto e di un bel colore rosa scuro, così è il cotechino Vaniglia di Marco d‘Oggiono

L’azienda che lo produce vanta una antica tradizione. La produzione inizia alla fine dell’800 a Lecco per mano dei nonni Felice e Virginia. Nel 1945 viene trasferita a Oggiono dai genitori Luigi e Angela Spreafico. Oggi, è guidata dai figli e i fratelli Agnese, Dionigi e Giulia, che proseguono l’attività nel segno della storia di famiglia. A cominciare dal prosciutto crudo Marco d’Oggiono, prodotto di punta dell’azienda, divenuto nel 1999 prodotto tradizionale di Regione Lombardia, i tre fratelli hanno sempre perseguito un solo obiettivo: proporre qualità.

Oltre al cotechino, l’azienda produce i classici salumi della tradizione natalizia come: lo zampone con solo carni fresche e pochissimo sale, il salame di coscia prodotto solo con le carni della coscia, la boccia della Brianza prodotto con lo stesso impasto del vaniglia ma in vescica naturale di vitello, la vera mortadella di fegato, e il patè alla milanese fatto con il prosciutto crudo Marco d’Oggiono. Grande qualità anche per due grandi classici dell’antipasto di Natale in Lombardia: la lingua salmistrata e la galantina di vitello, una elegante preparazione gastronomica tutta milanese, fatta con carni di suino e vitello arricchite con pistacchio e tartufo.

Marco d’Oggiono Prosciutti

via Lazzaretto 29 – 23848 Oggiono (Lc)

Tel 0341 576285

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