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Metodo educativo finlandese alla scuola primaria di Calice

A Calice, nella scuola primaria, arriva il modello organizzativo finlandese Mof. A proporre il nuovo metodo educativo dal prossimo anno scolastico sono state le docenti e la dirigente scolastica Patrizia Taglianetti. La scuola di Calice entra così nella rete piccole scuole dell’Istituto Nazionale di ricerca educativa “Indire” e nella sperimentazione del metodo finlandese Mof.

“Negli ultimi anni il sistema scolastico finlandese è considerato il più virtuoso al mondo e rappresenta un esempio cui molti Paesi, Italia compresa, dovrebbero guardare – spiega la dirigente Patrizia Taglianetti – . Già un centinaio di scuole italiane, dall’asilo alle superiori stanno sperimentando questa nuova organizzazione con, a capofila, l’istituto omnicomprensivo di Urbania (PS) e con risultati eccellenti, sia in termini di apprendimento che nel contrasto alla dispersione scolastica. La scuola primaria di Calice, come tutte le piccole scuole di montagna, mantiene saldi i tratti distintivi culturali della comunità in cui è inserita e questo ci ha spinto a sperimentare questo metodo”.

La lezione sarà centrata sulla cooperazione degli alunni che lavoreranno in micro gruppi di due tre bambini al massimo. Viene così valorizzata l’esperienza delle pluriclassi.

Dice: “Le pluriclassi diventano una risorsa e non un limite. La lezione inoltre, non sarà di sessanta minuti ma di cinquanta, al termine si effettueranno delle pause attive”.

Le materie saranno le stesse, cambierà la riorganizzazione generale della didattica con la compattazione oraria per aree disciplinari su 27 ore settimanali. “Con il Mof -spiega Taglianetti- ogni giorno si lavora al massimo su due materie e alcune discipline si concentrano nella prima parte della settimana, altre nella seconda parte, fermo restando il rispetto del monte ore assegnato a ciascuna disciplina. Questo permette una full immersion degli argomenti e la ciclicità degli apprendimenti per sviluppare la memoria a lungo termine di quanto appreso. L’apprendimento avviene per lo più in classe, perciò la mole di lavoro a casa diminuisce in quantità ma aumenta in qualità, i compiti devono essere significativi e motivanti, in modo che l’alunno possa eseguirli autonomamente”.

Il fatto che la scuola di Calice sia inserita in un contesto naturale e paesaggistico, secondo le insegnanti e la dirigente favorisce il metodo MOF. “Non solo le aule e i corridoi ma anche atrii, giardini e cortili saranno utilizzati nell’ottica di una didattica attiva e un modo di trascorrere anche gli intervalli in modo dinamico e interattivo. I bambini -aggiunge Taglianetti- cureranno insieme ai piccoli della scuola dell’infanzia l’orto didattico che dall’anno prossimo sarà arricchito da una serra per studiare la botanica e molto altro”.

Le docenti hanno organizzato una lezione dimostrativa di scienze con il nuovo metodo il 21 gennaio dalle dieci a mezzogiorno.

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