La guerra e la strage infinita
Giovanni Pisano — 15 Gennaio 2023
E’ di almeno 30 vittime il bilancio dell’attacco missilistico russo che sabato 14 gennaio ha colpito e devastato a Dnipro un condominio di nove piani dove vivevano circa 1700 persone nelle quasi 300 abitazioni (72 della quali andate completamente distrutte). Il bilancio è destinato però a salire perché sotto le macerie ci potrebbero essere – stando a quanto riferito da Natalia Babachenko, consigliere del capo dell’amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk – fino a 30 o anche 40 civili. “Combattiamo per ogni persona” e “l’operazione di salvataggio durerà finché ci sarà anche la minima possibilità di salvare una vita” ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Almeno 75 i feriti (tra cui 13 bambini), 12 sono ricoverati in gravi condizioni, tra cui una bambina di 9 anni. Da oltre 36 ore si continua a scavare tra i detriti e le macerie del palazzo. A lavoro oltre ai vigili del fuoco anche familiari dei dispersi, residenti e bambini. Ma con il passare delle ore le speranza di ritrovare vivi i dispersi sono davvero minime.
Sul luogo dell’attacco diversi abitanti di Dnipro hanno raggiunto i soccorritori, alcuni per aiutare a rimuovere le macerie, altri per portare cibo e vestiti caldi per chi ha perso la casa. “È chiaramente terrorismo e tutto questo è semplicemente disumano”, ha dichiarato un sopravvissuto. Altri residenti dell’enorme condominio hanno inviato messaggi per segnalare di essere ancora vivi o attivato le torce dei propri smartphone per farsi individuare. In 39 sono stati tratti in salvo.
Si tratta dell’ennesima strage di civili in una guerra che si avvia verso il primo, drammatico, anniversario (24 febbraio prossimo) mentre il presidente russo Vladimir Putin, senza commentare quanto accaduto a Dnipro, fa sapere che la dinamica dell’operazione speciale in Ucraina è positiva e “tutto si sta sviluppando nella cornice dei piani del ministero della Difesa e dello Stato maggiore“.
Quella che si è abbattuta sabato sull’Ucraina è stata una pioggia di missili da parte della Russia, come non succedeva dall’1 gennaio: secondo il generale Valeriy Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, la Russia ha lanciato 33 missili da crociera, 21 dei quali sono stati abbattuti. Gli attacchi hanno preso di mira anche la capitale Kiev, e oltre che la città nordorientale di Kharkiv, ponendo fine a una pausa di 2 settimane negli attacchi di Mosca alle infrastrutture elettriche e ai centri urbani dell’Ucraina.
Oggi il ministero russo della Difesa ha riconosciuto gli attacchi ma non ha citato il condominio di Dnipro: “Il 14 gennaio 2023 è stato effettuato un attacco missilistico contro il sistema di comando e controllo militare dell’Ucraina e contro le relative strutture energetiche. Tutte le strutture designate sono state colpite. Lo scopo dell’attacco è stato raggiunto”, ha dichiarato il ministero.
Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.
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