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Un altro anno è passato e con lui tante emozioni che hanno accompagnato le nostre giornate. In un batter baleno è arrivato dicembre, il mese delle luminarie, dei buoni propositi e delle feste in famiglia. Il mese carico di energia mistica e di significati simbolici. Di sera, ovunque ci voltiamo, possiamo scorgere ghirlande luminose che adornano giardini, balconi, piazze e monumenti. Tutto si riveste di luci. Tutto in onore della festa più sentita dell’anno: il Natale, che a me piace definire la “festa della famiglia”.

Un momento di profonda condivisione di affetti ed emozioni, di valori e tradizioni. La famiglia si riunisce, scambiando doni, abbracci e sorrisi. Il Natale rende tutti “più buoni” e allora ci si prodiga nelle opere di beneficienza, nelle iniziative filantropiche, in nuovi propositi e progetti umanitari. Ovunque si moltiplicano le richieste per donazioni in aiuto dei bambini “meno fortunati” che vivono dall’altra parte del mondo o per la ricerca su malattie rare. Tutti bei propositi, tutte lodevoli iniziative.

È sicuramente encomiabile perdersi cura dei più bisognosi, ma mi permetto di porvi una domanda. Vi prendete cura di voi stessi? Siete sicuri di fare tutto quello che potete per avere uno stile di vita equilibrato e votato alla salute? Se la risposta è negativa, allora quest’anno vi invito a rendere il vostro Natale una occasione speciale di crescita e di cambiamento. Mettete sotto l’albero un regalo importante, di quelli seri che vi possono cambiare la vita: la salute. La strada giusta da intraprendere è quella della conoscenza e della corretta informazione, che nel tempo vi permetteranno di fare le giuste “scelte di salute”. Se volete mantenervi in salute dovete imparare ad essere obbiettivi e coerenti. Dovete porvi le domande giuste e arrivare alle giuste conclusioni.

Allora vi accorgerete che le emicranie, i dolori articolari, gli eczemi, le coliti, le ulcere, l’insonnia, l’eccesso di grasso dipendono spesso da un vostro errato stile di vita, da abitudini alimentari squilibrate, da una cattiva gestione emozionale e da un eccesso di stress.

Tutte condizioni patologiche che, se reiterate nel tempo, vi tolgono salute, ma anche serenità e gioia di vivere. E non bastano qualche regalo, un cenone o una giornata di festa a sistemare le cose! Perché il giorno dopo, tutto ritornerà come prima: stessi acciacchi, stesse preoccupazioni, stesse forme ansiose, stesse patologie.

Ripiomberete nella routine delle vostre giornate, nelle quali un conflitto familiare, un rimprovero ricevuto, una delusione da un amico, una parola detta in un momento sbagliato, un atteggiamento ostile, uno sguardo equivoco, diventano macigni che peseranno sulla vostra serenità. Allora sotto l’albero, insieme al maglioncino firmato o al giocattolo per i più piccini, mettete un pacco “simbolico” ricolmo di volontà e determinazione, di rispetto e autostima.

Un buon proposito che trasformerete in azione incominciando a prendervi cura di voi stessi! Perché la vera ricchezza non è quella materiale, ma è quella personale, fatta di esperienze costruttive, di impegno, di buon esempio. I soldi aiutano, ma non fanno la felicità!

Quante volte mi è capitato di avere sedute davanti a me in studio persone benestanti, ma comunque profondamente infelici! Infelici perché incapaci di prendersi cura di sé stessi. Incapaci di sorridere alla loro “fortuna economica”! Invece, imparate a sorridere alla vita! Imparate a lasciare sempre una porta aperta al cambiamento, al miglioramento! Non c’è limite in questo! La maggior parte delle persone non conosce la salute, non ha idea di cosa vuol dire avere un organismo che funziona in modo efficiente e una mente lucida e creativa. Dedicatevi a qualche progetto di vita costruttivo, ricercate gratificazioni vere, importanti, mentalmente intense, diverse da ciò che vi possono offrire il cibo zuccheroso o altri vizi e droghe.

Cercate di sentirvi “vivi” in ogni momento, partecipi e protagonisti delle vostre giornate. Allora, fate sì che l’atmosfera gioiosa del Natale non si spenga con lo spegnersi delle ghirlande luminose e dei presepi. Fate sì che i vostri buoni propositi si trasformino in azioni, perchè solo l’intenzione non basta per raggiungere un obbiettivo.

Occorre avere le idee chiare, essere informati e avere consapevolezza della propria condizione. Solo così sarete in grado di attuare un cambiamento salutare. Potete iniziare proprio dall’alimentazione, eliminando dalla vostra “dieta” tutto il cibo spazzatura, quello che io definisco “morto”, in quanto privo dei nutrienti essenziali per la vita. Viviamo in un mondo di paradossi, dove c’è qualcosa di veramente sbagliato nella gestione globale della produzione e della distribuzione del cibo! Il cibo non è più quella importante “fonte di vita” che è stato per millenni, ma è diventato un prodotto industriale dietro il quale si nascondono logiche del profitto.

Dobbiamo liberarci dagli eccessi in cui il consumismo ci sta trascinando e diventare dei consumatori più liberi e responsabili, meno esposti ai trucchi e alle pressioni del mercato, imparando a fare scelte di salute per noi e per chi verrà dopo di noi.

Allora, iniziando proprio dalla tavola natalizia, per il pranzo di Natale scegliete alimenti freschi, naturali, ricchi di nutrienti, preferendo quelli di stagione. Imparate a riconoscere la qualità, a leggere le etichette e gli ingredienti per saper individuare gli additivi più pericolosi, come alcuni tipi di coloranti, conservanti, esaltatori di sapidità e grassi idrogenati. E non fatevi ingannare dalla confezione, colori, slogan, sigle o dalle offerte promozionali, ma imparate a scegliere il prodotto per quello che contiene in termini nutrizionali. Provate a cimentarvi in piatti mai realizzati e sperimentate!

Allora quale occasione migliore del Natale, per regalare un bel “cambiamento” sulla tavola natalizia? Proviamo a regalarci una idea, sbirciando nelle tradizioni culinarie di paesi di tutto il mondo. Ad esempio, in India, uno dei piatti più comuni della tradizione natalizia è il Birvani, un mix di riso basmati, carne o pesce e le immancabili spezie come il curry e il pepe nero, accompagnato dai Sannas, panetti a base di farina di riso conditi con oli aromatici ed erbette, il tutto servito con un contorno di verdure grigliate. In Portogallo, un elemento tipico del Natale è il fuoco e per questo la vigilia è abitudine accendere un grande falò attorno al quale viene imbandita una cena il cui protagonista assoluto è il baccalà, il piatto nazionale per eccellenza.

Per preparare questo gustoso piatto, le donne di casa seguono la ricetta originale fatta con verza, patate, carote e uova. Nella usanza culinaria portoghese voglio proporvi anche le frittelle Rabanadas: delle fette di pane imbevute in latte di capra, zucchero e buccia di limone. Da non dimenticare il Broas de Milho: il dolce tipico di Lisbona, realizzato con farina di mais, anice e cedro. In Etiopia, uno dei piatti tipici del Natale è il Doro Wat, che è anche una delle ricette più famose del paese: si tratta di uno stufato di pollo piccante impreziosito da salsa di pomodoro, cipolle e spezie varie.

Si accompagna sempre con l’Injera, una specie di pane acido su cui lo stufato viene appoggiato come su un piatto. In Germania, la festa natalizia prevede un ricco menù. Nella tradizione tedesca, l’Hauptteller, ovvero la portata principale, è il Martinsgans un delizioso arrosto d’oca ripieno di castagne, mele e cipolle, accompagnata da cavolo rosso e i Klobe, ossia dei grandi gnocchi di patate. Ma si può optare anche per un menù di pesce con le Carpe di Natale le così dette Weihnachtskarpfen. I dolci sono però i veri protagonisti delle feste natalizie tedesche, come il Lebkuchen, una torta speziata al miele e lo Stollen, un panetto a base di mandorle, canditi, frutta secca e zucchero, la cui forma ricorda il piccolo Bambin Gesù avvolto nelle fasce.

Negli USA, la tradizionale cena del giorno di Natale è generalmente composta da tacchino o prosciutto arrosto accompagnato da verdure, purea di patate e salsa di mirtilli. In Italia invece ogni regione ha la sua tradizione natalizia: dal baccalà al cappone, dal cotechino alle sarde, dal timballo ai cappelletti in brodo, ogni gusto può essere soddisfatto.

Quest’anno provate ad osare! Stupite i vostri familiari portando sulla tavola natalizia un piatto “nuovo”, magari di un paese esotico, con ingredienti particolari e inusuali. Sarà di buon augurio per un vero cambiamento salutare e duraturo.

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