Giovedì 8 dicembre a Canale, nell’ex chiesa di S. Giovanni, si è svolta la premiazione dei vincitori del 22° Concorso Enologico bandito dall’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero.
Non si è trattato di una semplice consegna di riconoscimenti ai premiati, ma un’occasione di opportune e acute riflessioni sia sul concorso stesso, sia sull’andamento della produzione vinicola del Roero, suoi progressi e sue problematiche.
Dopo il benvenuto ai presenti e una breve introduzione da parte del gran maestro Carlo Rista, e dopo il saluto del vicesindaco di Canale, Gianni Gallino, l’enologo cavaliere Massimo Marescotto, presidente della giuria del concorso, ne ha illustrato le fasi a partire dai lavori della commissione giudicatrice, che non ha lesinato l’impegno a fronte di ben 200 campioni da esaminare, presentati da 50 aziende.
“Un giudizio sintetico espresso dalla giuria – ha detto Marescotto – è quello, in generale, di un ottimo livello qualitativo di tutti i vini presentati”. Si è inoltre complimentato con le quindici aziende che hanno esibito anche campioni del vino Favorita, “perché – ha detto – la sua tipicità nostrana e le sue peculiari caratteristiche meritano sicuramente una maggiore attenzione ed una meno timida promozione”.
Il cerimoniere, cavaliere Paolo Rosso ha quindi dato la parola, in successione, a due illustri ospiti.
L’avvocato Massimo Corrado, animatore e responsabile di Go Wine, esperto di vini che, tra l’altro nel 2018, a Castellammare di Stabbia è stato proclamato “miglior divulgatore del vino”, si è molto complimentato con l’Ordine dei Cavalieri del Roero per la continuità di questo concorso che, oltre a essere di stimolo a migliorare sempre, induce non pochi positivi effetti di immagine e di promozione.
Il professore Luigi Bertini, massimo enologo, docente universitario, direttore commerciale di importanti cantine, nonché cavaliere del Roero, avendo fatto parte della giuria del concorso, ha confermato il generale giudizio positivo sui vini presentati. Non ha esitato, tuttavia, a rivolgere un energico incoraggiamento a tutti i produttori ad ampliare a più largo raggio e con più consapevole determinazione la promozione dei loro ottimi vini.
Con la collaborazione del segretario dell’Ordine, cavaliere Giuseppe Piumatti e degli assistenti cavalieri Roberto Ambrosio ed Enzo Bruno, si è quindi snodata la consegna delle pergamene arricchite delle “tre ruote d’oro”.
LE DITTE PREMIATE
Dall’Orto Giovanni Battista (Sommariva Perno), Enrico Vaudano e Figli (Cisterna d’Asti), Sandrone Luciano (Barolo), Cascina Boschetti Gomba di Gomba Sergio (Barolo), Marco Porello (Canale), Marchisio Tonino (Castellinaldo d’Alba), Piazzo di Piazzo Marina (Alba), Pelassa di Daniele Pelassa (Montà), Sibona (Santo Stefano Roero), Cascina Chicco (Canale), Ca’ Rossa di Ferrio Angelo (Canale), Cantina Mompissan di Gallino Antonio (Canale), Rabino Luigi Giuseppe (Canale), Cantina Enrico Serafino (Canale), Novo Marco (Canale), Pace dei Fratelli Negro (Canale), Giacomo Barbero (Canale), Ciapat di Bertello Gian Piero (Montaldo Roero), Teo Costa di Costa Marco e Roberto (Castellinaldo d’Alba), Marsaglia Emilio (Castellinaldo d’Alba), Fratelli Povero (Cisterna d’Asti), Costa Mario (Canale), Ceste Franco di Ceste Pier Guido (Govone), Bric Cenciurio di Sacchetto (Magliano Alfieri), Marchisio Lorenzo (Montà), Cav. Parussa Giuseppe (Montaldo Roero), Fassino Giuseppe (Monteu Roero), Brezzo Michele (Santo Stefano Roero), Delpero (Santo Stefano Roero), Cantina Sociale del Nebbiolo di Vezza d’Alba, Cornarea (Vezza d’Alba), Produttori di Govone, Bric Castelvej di Repellino Mario e Cristiano (Canale), Cournaja di Chiesa Daniela (Santa Vittoria d’Alba), Fratelli Casetta (Vezza d’Alba), Fratelli Massucco (Castagnito), Poderi Moreƫti (Monteu Roero), Cascina Lanzarotti (Monteu Roero), Ca’ di Cairé di Emanuele Rolfo (Montà).
E quindi giunto il momento clou della manifestazione con la proclamazione di “Vignaiolo dell’anno 2022” mediante pergamena e “quattro ruote d’oro” ad Andrea Careglio, della rinomata Cantina Careglio di Careglio Pierangelo, di Baldissero d’Alba, località Aprato.