“Sono molto soddisfatto per l’esito del Comitato che si è appena concluso in Prefettura. Ringrazio il sindaco di Lampedusa e di Agrigento. Sono soddisfatto anche per avere appreso, lo dico con umiltà”. Così il ministro Matteo Piantedosi uscendo dal Comitato per l’ordine e la sicurezza sui migranti che si è svolto ad Agrigento. Alla presenza del capo della Polizia, Lamberto Giannini, del Prefetto di Agrigento Maria Rosa Cocciufa e dei sindaci di Agrigento e Lampedusa, Francesco Miccichè e Filippo Mannino.
Piantedosi ad Agrigento: rendo onore a questa regione
“Ho raccolto il grido di allarme del sindaco di Lampedusa rispetto alle esigenze della comunità”, ha detto il ministro dell’Interno rendendo onore “a questa isola che da decenni è la prima frontiera dell’Europa che se ne fa carico con grande dignità”. Noi – ha spiegato – puntiamo a un’equa distribuzione su tutti gli altri luoghi di possibile sbarco. Con il compito di sgravare Sicilia e Calabria. “Queste due regioni non devono essere condannate a essere il campo profughi dell’Europa”.
“Serve un’equa distribuzione per sgravare Sicilia e Calabria”
Quindi è tornato a chiarire la filosofia dei decreti sulle ong e sui rave party. “Le navi ong dirottate nei porti delle città a guida Pd? Io ho il massimo rispetto per tutte le critiche, soprattutto quelle dell’opposizione. Ma non la condivido”. Così il ministro risponde alle critiche di Stefano Bonaccini e altri sindaci dem. “L’esigenza è quella di garantire un’equa distribuzione. E in ogni caso la città dove avviene lo sbarco non si fa carico dell’assistenza, perché i migranti vengono poi smistati sempre in altre regioni”. Linea dura anche sul fronte della lotta alla mafia, che ha messo in ginocchio la Sicilia e non solo. “Mi auguro di essere il ministro che arresterà Matteo Messina Denaro“, ha detto davanti alla stampa il titolare del Viminale a proposito del super latitante. “Auspico, per giustizia nei confronti delle vittime, che Matteo Messina Denaro venga preso. Confido nelle forze di polizia e magistratura”. Nel corso della visita ad Agrigento Piantedosi e Giannini hanno incontrato la moglie, i figli e i genitori di Sergio Di Loreto. Il poliziotto di Agrigento di 48 anni, morto pochi mesi fa in Sardegna, al poligono, mentre partecipava d un corso di aggiornamento scorte.