L’Unione Province d’Italia ha recentemente premiato il progetto “Alla faccia del disagio”, presentato dalla Provincia di Biella in qualità di capofila nell’ambito del bando Azione ProvincEgiovani, in partenariato con l’ASL di Biella, la Cooperativa Anteo, l’APS Sonoria e l’Associazione Hope Club, con l’adesione dei Comuni di Valdilana e Cossato che accoglieranno sul proprio territorio diverse attività progettuali.
«Il Progetto “Alla faccia del disagio” – spiega il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo – intende offrire ai giovani l’opportunità di sviluppare il tema del disagio giovanile attraverso più azioni mirate, separate ma strettamente interconnesse. Auspichiamo di rilevare risultati orientati ad un significativo cambiamento delle condizioni individuali delle giovani e dei giovani più deboli e insicuri, in maniera tale che i disagi causati dalla scarsa autostima, dalle difficoltà ad affrontare situazioni che prevedano il confronto e l’esposizione in prima persona possano in parte attenuarsi. Noi ci crediamo fermamente che le istituzioni con le risorse formali e informali del territorio abbiano il dovere di intervenire su un tema attuale e rilevante, ognuno in base alle competenze sue, ma collaborando».
Il Palazzo della Provincia di Biella
Il progetto è rivolto a giovani dai 15 ai 30 anni in particolare condizione di disagio psicologico, frequentanti ambienti a rischio criminalità e/o marginalità, con relazioni problematiche, disturbi alimentari, problemi di abuso da sostanze.
Sarà posta un’attenzione particolare ai NEET, giovani che non studiano e non lavorano, presenti nei cosiddetti non luoghi e a giovani isolati socialmente ma parteciperanno anche studentesse e studenti frequentanti gli istituti di istruzione secondaria, le agenzie formative e le università, anche al fine di una eventuale e auspicabile integrazione.
Infatti sono previste attività individuali e di gruppo utili indispensabili all’inclusione per superare lo stereotipo del ghetto.
«L’idea – precisa il consigliere delegato allo Sport e Politiche Giovanili Edoardo Maiolatesi – è nata da un confronto avvenuto con gli attori del pubblico e privato sociale che a vario titolo si occupano di giovani sul territorio, a proposito dell’acuirsi delle manifestazioni di disagio da parte dei giovani a seguito della fase pandemica. Da un lato l’uso di sostanze sembra rappresentare l’unica chiave di accettazione tra pari, le azioni violente che spesso si compiono dopo una serata insieme danno il senso dello smarrimento e della perdita di valori. Dall’altro lato, sul territorio biellese, si assiste anche alla nascita di una realtà parallela di ragazzi che, in netto contrasto alla visione angosciante del presente e del futuro che pare dilagare, tentano di smarcarsi da visioni prive di speranza e sono le giovani e i giovani che si riuniscono in associazioni e gruppi informali, che da alcuni mesi si stanno incontrando per ragionare sulle attività che possono dare significato al momento che stanno vivendo. Sono portatori di bisogni, quali il confronto, il riuscire ad individuare uno spazio fisico che li possa ospitare da gestire e in cui realizzare iniziative condivise. La rete è il grande punto forte del progetto e vede la partecipazione di professionalità storiche e nuove realtà giovanili che porteranno entusiasmo e nuova linfa vitale».
Il progetto ha ottenuto un contributo di 43.970,00 euro, a copertura totale dei costi e prevede interventi nelle scuole e nei luoghi extrascolastici finalizzati alla prevenzione e al contrasto del disagio giovanile, con lo scopo di favorire la presa di coscienza delle proprie condotte spesso violente e autodistruttive, che si traducono nell’autoisolamento, nell’uso e abuso di alcol e droghe, attraverso la creazione di nuove occasioni e opportunità ricreative di socializzazione, come ad esempio la promozione di laboratori teatrali e musicali.
Parallelamente si creeranno le condizioni per rendere sostenibile l’impegno dei giovani a favore di progetti stabili nel tempo, con la realizzazione di percorsi di acquisizione delle competenze utili alla gestione di attività progettuali territoriali che nascono dai giovani per i giovani. Questo è un passaggio molto importante del progetto in quanto permetterà ai giovani di acquisire gli strumenti per l’accesso ai fondi utili a promuovere le diverse attività, che risulta essere piuttosto complesso e necessita di impegno e conoscenze specifiche da cui non si può prescindere.
Infine all’inizio del 2023 sarà lanciato un concorso avente come tema il benessere a cui le giovani e i giovani sono invitati a partecipare realizzando un’opera (video, canzone, fumetto, elaborato, fotografia) mirata ad esprimere il proprio sentire. Il percorso per arrivare al prodotto sarà un progetto nel progetto, nel senso che favorirà il confronto e la elaborazione su un argomento che spesso risulta difficile trattare.
Il progetto proseguirà fino a settembre 2023 e terminerà con un grande evento finale dedicato a tutti i partecipanti.
c.s.