Riciclava i soldi dei clan ed aveva 290 milioni di euro; a lui intestati beni in provincia di Napoli, Benevento, Caserta, Bologna, Ravenna, Latina e Sassari
di Giampiero Casoni Pubblicato il
In Campania e secondo le accuse della magistratura un uomo riciclava i soldi dei clan ed aveva 290 milioni di euro.
Per 28 anni un insospettabile fermato dalla Guardia di Finanza avrebbe “pulito” il denaro della camorra acquisendo un vasto patrimonio mobiliare e immobiliare, del valore di oltre 290 milioni di euro. Quei beni sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Napoli e Bologna a un imprenditore di 65 anni, attualmente ai domiciliari.
Riciclava i soldi dei clan: 290 milioni
L’uomo è accusato di avere riciclato ingenti somme di denaro per contro di diversi clan camorristici campani.
Si parla di clan agguerriti e sanguinari come i “Puca”, “Di Lauro”, gli “Scissionisti”, clan “Mallardo”, clan “Verde” e clan “Perfetto”. A parere degli inquirenti l 65enne era diventato “un vero e proprio catalizzatore degli interessi criminali in vari settori commerciali, primo fra tutti proprio quello degli investimenti immobiliari”.
Aveva 639 case, 12 società e 16 auto
Le Fiamme Gialle hanno messo i sigilli “a 12 società, 16 autoveicoli, 37 rapporti finanziari e 639 immobili e terreni, tra le province di Napoli, Benevento, Caserta, Bologna, Ravenna, Latina e Sassari” E come spiegano le Fiamme Gialle dalle indagini è anche emersa una “sistematica attività di sottrazione all’imposizione tributaria di ingentissime somme di denaro che venivano reinvestite in operazioni commerciali ed edilizie”.