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Se la filosofia delle bocce quadre arriva nella casa degli industriali della Granda [FOTO]

Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 19 gennaio, l’associazione monregalese delle bocce quadre è arrivata in Casa Di Betania, da meno di un anno nuova sede degli industriali cuneesi.  

La domanda sorge spontanea. Perché? 

Interrogativo che resta senza risposta persino tra gli organizzatori del terzo appuntamento della rassegna “Cultura al Circolo”. 

Sembra di essere negli studi Rai durante la registrazione del programma “Una pezza di Lundini”. 

Eppure è la Sala Michele Ferrero, il luogo ‘aulico’ dove noi cronisti siamo abituati a raccogliere informazioni sull’andamento economico della Granda. Luogo di certezze avvalorate dai numeri con cui gli imprenditori associati misurano (per dirla in economichese, ma anche in piemontese spostando l’accento) il sentiment rispetto alle prospettive future. 

Eppure anche i bocciaquadristi hanno a cuore i numeri, tanto da aver inventato una nuova unità di misura che, dicono, presto soppianterà il sistema metrico e decimale. 

È il bicumetro nato con lo scopo di misurare i punti nelle bocce quadre. Ogni bicumetro è diviso in sei esimetri, ogni esimetro in sei piccolimetri, ogni piccolimetro in sei millimetri. Con i multipli: l’esametro, il grandametro e l’enormetro… 

Vince, nelle bocce come in impresa, chi ha i numeri dalla sua.

Ma non basta. 

Occorre il coraggio di accettare l’imprevedibile. Sulla strada può arrivare la pandemia, la guerra, l’inflazione, la stagflazione, la strada dissestata, lo spigolo improvviso che devia il percorso rispetto a quanto programmato da un business plan pluriennale. 

E così il gesto un po’ dadaista del giocatore di bocce quadre si può in qualche modo sovrapporre al rischio d’impresa, specie con i tempi che corrono. 

Imprevedibilità che non va, questo è certo, confusa con la fortuna. 

“La vera fortuna, quella meritata, è la capacità di accettare e farsi forti della realtà”  è la filosofia dell’associazione nata all’ombra del Belvedere circa dieci anni fa e che per la prima volta è stata portata in Confindustria Cuneo. 

E così tra i momenti musicali del ‘Geriatrio’ con il paroliere, scrittore e artista Filippo Bessone, tra le straordinarie abilità di Matteo Di Cianni, campione italiano di memoria – guarda un po’ – monregalese, tra gli interventi di Alessandra Fissolo (presidente Lpm pallavolo Mondovì), Luca Robaldo (presidente della provincia e sindaco di quel comune che ha dato lustro alle bocce quadre), Alessandro Terreno (assessore di Mondovì), Enrico Collidà (vice presidente della Fondazione Crc) e Giuliana Cirio (direttrice di Confindustria Cuneo e padrona di casa), tra la premiazione dell’associazione Discesa Liberi con una mongolfiera cubica, anche senza una risposta a quel ‘perché’ iniziale la riflessione da semi seria si fa, infine, serissima. 

Occorre prendere appunti, allora, e imparare che, come canta Piotr Peribowskij, alias Gianpiero Gregorio, presidente dell’Associazione Bocce Quadre Mondovì, tutto “Rotola e rotolerà. E se tu pensi ‘va di qua’, lei va di là. Bè. Così è la vita…”

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