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Smart working, Zangrillo: “Non è una semi vacanza. Si basa su una logica di obiettivi e valutazione” | Notizie.it

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Paolo Zangrillo, ministro della PA, ha fatto il punto sullo smart working e ha annunciato che, tra 2022 e 2023, ci saranno importanti assunzioni.

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In occasione dell’audizione tenuta in presenza delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha presentato le linee programmatiche del dicastero, soffermandosi anche sul tema dello smart working.

Smart working, Zangrillo: “Non è una semi vacanza. Si basa su una logica di obiettivi e valutazione”

Il neoministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha fatto il punto sul tema dello smart working. Durante una audizione alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati incentrata sulle linee programmatiche del Ministero, Zangrillo ha dichiarato: “Fare smart working nella pubblica amministrazione non significa concedere una semi vacanza al dipendente ma pensare a un rapporto di lavoro con il presupposto diverso rispetto al modo tradizionale di concepire la prestazione di lavoro, dove c’è un controllo immediato e un rapporto fisico tra capo e dipendente.

Lo smart working è mediato dalla non fisicità e quindi significa che si passa da una logica di controllo a una logica di obiettivi e di valutazione“.

In nodo delle assunzioni

Nell’esporre le linee programmatiche del dicastero, poi, il ministro ha ribadito: “E allora dico che lo smart working nella Pa si può fare a condizione che i capi siano in grado di assegnare obiettivi misurabili e di verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti perché non posso pensare che i cittadini e le imprese abbiano un danno dallo smart working nella pubblica amministrazione”.

Infine, sul tema delle assunzioni, Zangrillo ha spiegato che “tra il 2022 e il 2023 assumeremo per turnover 157mila e 150mila persone: sarà un turnover abbastanza significativo al quale si accompagnerà una crescita perché nel 2022 stiamo chiudendo l’inserimento di quasi 18mila persone, 17.500 che saranno 18.400 nel 2023″.

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