Il Comitato dei rappresentanti permanenti Ue (Coreper) ha terminato la sua riunione notturna trovando un accordo sul pacchetto di proposte ostacolato fino a pochi giorni fa da Budapest. i Rappresentanti dei 27 membri Ue ha approvato il piano che prevede tra le altre cose l’emissione di 18 miliardi di aiuti per l’Ucraina per il prossimo 2023. Oltre alla cifra accordata, gli Stati hanno deciso per la minimum tax al 15% per le grandi aziende e per il sì incondizionato al Pnrr ungherese. Pochi mesi fa Budapest si era opposta alla misura della minimum tax dichiarando che «un onere fiscale nel contesto della guerra» sarebbe potuto essere «dannoso per la competitività europea». Ma gli eurodeputati, di tutta risposta, chiesero alla Commissione e al Consiglio di non approvare il Pnrr del Paese fino a quando il governo ungherese non avesse scelto di ritirare il parere contrario. L’intesa politica ora trovata dovrà essere confermata nei prossimi giorni tramite procedura scritta. Ma l’accordo sembra essere stato trovato in modo definitivo. Nel pacchetto anche il punto d’arrivo sul congelamento dei fondi di coesione per l’Ungheria per il meccanismo di condizionalità: la percentuale di finanziamenti congelati scende rispetto al 65% previsto dalla Commissione.
Leggi anche:
- Ue, nuovo veto dell’Ungheria: Budapest si oppone alla minimum tax
- Salta l’accordo in Ue sulla tassa per le multinazionali: un voto contro 26, il veto della Polonia blocca la minimum tax
- Cos’è la Global minimum tax che scatterà nel 2023. E perché per l’Italia non cambia molto
- Intesa di 136 Paesi sulla minimum tax. Il segretario dell’Ocse: «Renderà il regime fiscale internazionale più equo e più efficace»
- Sostegno Ue all’Ucraina, nel fondo per la pace europeo altri 2 miliardi per «aiuti militari»
- Ucraina, il Consiglio Ue approva aiuti per 18 miliardi di euro nel 2023. Kiev: «Russi responsabili di 47mila crimini di guerra»
- L’Ue pronta ad addestrare 15mila soldati ucraini: «A breve via il piano operativo»