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’Il lupo andrà sicuramente monitorato con attenzione per conoscere l’evoluzione del suo insediamento, in fondo recente, in territori dove al momento non si può neppure dire che manchino gli animali selvatici sue prede predilette, anzi non ce ne sono mai stati così tanti e , allora, magari bisognerà contenere la caccia a questi ultimi in quanto i cacciatori potrebbero entrare in competizione con il lupo, a danno delle caprette e degli agnelli, pure loro animali da proteggere’’.

E’ questa la posizione di Italia Nostra Vco che sul suo sito difende il lupo e critica la caccia. Una posizione non nuova quella degli ambientalisti che ritornano sul problema lupo partendo dalla lettera dei sindaci della Valle Vigezzo che hanno chiesto aiuto al Governo

Le frequenti incursioni dei lupi nei centri abitati preoccupano la popolazione in montagna, ma soprattutto gli allevatori alle prese con continue predazioni. Ma per le associazioni ambientaliste l’unica soluzione ”è la convivenza con l’animale, adottando strumenti di protezione delle greggi. Cosa per altro gli allevatori ritengono quasi impossibile vista la conformazione delle nostre montagne”.

Ora però da Italia Nostra Vco ribadiscono  ‘’la necessità della convivenza tra gli allevatori e i predatori, convivenza da attuarsi attraverso l’uso di corrette pratiche di difesa passiva quali recinzioni adeguate, cani di difesa, corretta gestione degli animali di allevamento. Le ragioni degli allevatori non possono essere separate da quella di una pretesa che gli allevamenti siano ricondotti a pratiche sempre corrette e l’utilizzo del pascolo brado non è più conciliabile con la presenza dei predatori, peraltro è anche vietato’’.

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