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Codice della strada, il governo ipotizza la stretta: multe in base al reddito, revoca a vita della patente, auto-alcol test – Il Riformista

Le parole del ministro Salvini e del viceministro Bignami

Vito Califano — 12 Dicembre 2022

Codice della strada, il governo ipotizza la stretta: multe in base al reddito, revoca a vita della patente, auto-alcol test

Il governo italiano non esclude una modifica del codice della strada in materia di sanzioni: che potrebbero portare a revoche della patente più lunghe o permanenti e che potrebbero essere proporzionate al reddito dei sanzionati. Come succede già in altri Paesi d’Europa. A scandire la direzione che l’esecutivo potrebbe intraprendere le dichiarazioni di alcuni esponenti del governo, dal ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega Matteo Salvini al viceministro Galeazzo Bignami. L’ipotesi lanciata dopo un fine settimana in cui si sono verificati diversi incidenti mortali. “È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano. È chiaro che non sali in auto in sette. Su questo puoi fare tutta l’educazione stradale che vuoi, puoi mettere tutta la prevenzione che vuoi, ma questo mi sembra oggettivo“, ha detto il vicepremier in riferimento all’incidente stradale accaduto alle porte di Alessandria in cui hanno perso la vita tre giovani – anche se il veicolo coinvolto pare fosse omologato per sette persone.

Abbiamo un Codice della Strada di 30 anni fa con alcuni aggiornamenti. Vorrei convocare un tavolo code già prima della fine anno, la prossima settimana per aggiornare il Codice – ha detto il segretario del Carroccio – Dobbiamo intervenire sulle sanzioni, non tanto economiche e penali, ma in termini temporali. Diverse associazioni di vittime della strada chiedono la revoca a vita della patente nei casi più gravi. Chi si mette alla guida ubriaco marcio o drogato deve sapere che è un potenziale assassino. Quindi la sospensione della patente per due o tre anni o la revoca a vita va fatta”.

Salvini ha avanzato anche la proposta di identificare i monopattini elettrici che sono mezzi “di estrema pericolosità sia per la guida sia per chi cammina” e ha definito “il casco per chi guida a velocità sostenuta” come “assolutamente fondamentale”. Infine una riflessione sull’introduzione di un “etilometro monouso obbligatorio a bordo così come a bordo sono previsti obbligatoriamente altri strumenti di sicurezza”. Si tratterebbe di una sorta di autotest, “per fermarsi fino a che sei in tempo”.

Rivolte più decisamente sul punto economico le riflessioni del viceministro Bignami. “Nell’ambito della revisione del codice della strada, effettueremo un approfondimento sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra sanzioni e reddito”, ha detto Bignami nel suo intervento alla presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale. “Non è una decisione assunta o una certezza” ma “un elemento di studio nell’ambito della revisione del Codice della Strada”.

Per il viceministro “si può approfondire l’introduzione di un meccanismo di proporzionalità tra le sanzioni e il reddito: è da valutare se corrisponda a logiche di congruità equità sociale la situazione in cui una persona di reddito molto elevato venga afflitta con una sanzione di 130 euro come una persona che per quella sanzione” è colpita “per il 10% del proprio reddito”.

Bignami ritiene “il tema dell’incidentalità particolarmente drammatico. Credo, innanzitutto, che il richiamo alla disciplina dei giovani sia molto corretto. È fondamentale, inoltre intervenire sul piano infrastrutturale per garantire una maggiore sicurezza stradale, a partire dalla realizzazione delle smart city e favorendo l’uso delle nuove tecnologie”. La proposta di Bignami è già realtà in diversi Paesi europei: dalla Germania alla Danimarca, dalla Svezia alla Francia, dalla Svizzera al Belgio.

Come spiega l’Ansa, nel Regno Unito le infrazioni sono suddivise per ordine crescente di gravità e la sanzione oscilla tra il 25% e il 75% del reddito settimanale dell’automobilista a seconda della violazione con un tetto massimo fissato a 2.500 sterline in autostrada e a 1.000 nel resto delle strade. Nessun limite invece in Finlandia, dove la sanzione può salire fino a un sedicesimo del salario mensile.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.

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